Il mercato dei crediti di carbonio è in forte espansione, con un valore complessivo stimato intorno ai $2 miliardi di dollari,
Sempre più imprese hanno iniziato ad esplorare diverse opportunità per ridurre il loro impatto sull’ambiente e diventare realtà aziendali più attente alla salvaguardia del Pianeta..
Si tratta di una sfida significativa: l’obiettivo è quello di diventare “net zero” entro il 2030, ossia ridurre il più possibile la nostra dipendenza dai carboni fossili puntando su fonti energetiche alternative e più ecologiche.
In questo contesto, negli ultimi anni i crediti di carbonio sono diventati una soluzione sempre più diffusa e indispensabile perché consentono alle aziende di avere accesso ad un mercato globale per la compravendita di questi suddetti crediti, impegnandosi al tempo stesso al raggiungimento dell’obiettivo comune di ridurre le emissioni di gas serra, noti come GHG.
Nel corso di questo articolo, esploreremo i seguenti temi, rispondendo alle domande più comuni in merito ai crediti di carbonio:
Cosa sono i crediti di carbonio
Quando si parla di crediti di carbonio, ci si riferisce ad un processo mediante il quale l’obiettivo è quello di neutralizzare il più possibile la quantità di emissioni di carbonio prodotte da un’azienda (o anche da un singolo individuo) e rilasciate nell’atmosfera, e il mercato dei crediti di carbonio è stato pensato per cercare di regolamentare questi processi in un’ottica eco-sostenibile.
Originariamente concepito nel 1997 all’interno del Protocollo di Kyoto e “rinforzato” in seguito all’Accordo di Parigi nel 2015, il mercato dei crediti di carbonio si prefigge di contribuire in maniera sostanziale alla riduzione delle emissioni di carbonio, con l’obiettivo di diventare un pianeta “net zero” entro il 2030.
Come suggerisce il nome, il mercato dei crediti di carbonio nasce per cercare di regolamentare le emissioni GHG offrendo alle imprese un incentivo economico per adottare politiche imprenditoriali più green, coprendo ogni aspetto dell’attività aziendale, dalla raccolta di materie prime, alla loro lavorazione e giungendo al consumatore finale.
Con la creazione del mercato dei crediti di carbonio, l’idea è quella di offrire alle aziende la possibilità di esplorare e adottare nuove pratiche lavorative più ecologiche senza impattare necessariamente la loro capacità di generare un profitto dalla loro attività.
Secondo uno studio condotto da Bloomberg, per quanto molte tra le società petrolifere più importanti al mondo si stiano impegnando fortemente per ridurre il loro impatto sull’ambiente, si stima che per raggiungere i loro obiettivi “net zero” sarà per loro necessario eliminare drasticamente all’incirca 3.3 miliardi di tonnellate prodotte ogni anno, pari a quasi 18 volte la quantità di carbonio prodotta e rilasciata nell’ambiente nel solo 2020.
Tuttavia, secondo gli esperti, si tratta ancora di un traguardo raggiungibile, per quanto possa sembrare all’apparenza difficile.
2 Motivi per i quali ogni azienda dovrebbe acquistare i crediti di carbonio
Da un punto di vista pratico, l’acquisto dei crediti di carbonio può essere considerato come l’ottenimento di una licenza o di un permesso, per produrre emissioni GHG e ciascun credito di carbonio equivale ad una tonnellata di emissioni di gas serra.
1. I crediti di carbonio possono essere usati per investire su progetti di natura ecologica
Alla base del mercato dei crediti di carbonio vi è l’idea che il diossido di carbonio assorbito dall’atmosfera sia in grado di compensare per la sua controparte prodotta e diffusa altrove.
Con questa premessa, le imprese possono basarsi sul concetto del quid pro quo, ossia il controbilanciare le emissioni GHG prodotte investendo in alternative più ecologiche.
Per raggiungere tale scopo, alcuni esempi di come funziona questo concetto di controbilanciamento ambientale possono includere:
- Portare avanti attività di riforestazione, ossia il ripiantare alberi precedentemente abbattuti per vari motivi
- La prevenzione e la protezione di aree boschive, come ad esempio il tentativo di limitare attività di deforestazione come avviene nella Foresta Amazzonica
- Il puntare su progetti di energia rinnovabile, come ad esempio installazioni di pannelli solari e pale eoliche
- L’adottare soluzioni di isolamento termico, per rendere uno stabilimento industriale in grado di “intrappolare” il calore all’interno della struttura stessa durante i mesi invernali, senza dover ricorrere ad impianti di riscaldamento
Queste sono solamente alcune delle soluzioni a disposizione delle aziende, ma che possono avere un forte impatto sull’ambiente contribuendo al tempo stesso ad una minore diffusione di diossido di carbonio.
2. I crediti di carbonio sono accessibili a tutti
Uno dei motivi principali che sta incentivando sempre più imprese a puntare sui crediti di carbonio riguarda la facilità con cui è possibile inserirsi in questo mercato.
Per quanto l’idea dei crediti di carbonio abbia sicuramente delle premesse e degli obiettivi nobili, vi è sicuramente anche un elemento economico da considerare, in particolare sui costi relativi a questo mercato.
Attualmente, il mercato dei crediti di carbonio è facilmente accessibile a tutti coloro che sono disposti ad investire, con prezzi che variano tra i $3 e i $5 dollari per tonnellata di CO2.
Tuttavia, come abbiamo detto in apertura di questo articolo, il valore complessivo del mercato supera già i $2 miliardi di dollari e non accenna a rallentare.
Secondo gli esperti dell’University College London (UCL), infatti, entro il 2030 un credito di carbonio potrebbe arrivare a costare tra i $20 e i $50 per tonnellata di CO2, fino a toccare (e superare) i $50 dollari/cad. entro il 2050.
È giunto il momento di fare il passo verso un futuro esente da emissioni GHG
Il cambiamento climatico è estremamente importante per ciascuno di noi, perché se non si interviene subito si rischia di privare le generazioni future di un ambiente sano in cui crescere e prosperare.
Per quanto il mercato dei crediti di carbonio non possa essere considerata una bacchetta magica in grado di risolvere tutti i nostri problemi, si tratta in ogni caso di uno strumento robusto e comprovato per cercare di ridurre il nostro impatto sull’ambiente e tutti dovrebbero prenderne in considerazione l’adozione.
Il mercato dei crediti di carbonio è in forte espansione, con un valore complessivo stimato intorno ai $2 miliardi di dollari,
Sempre più imprese hanno iniziato ad esplorare diverse opportunità per ridurre il loro impatto sull’ambiente e diventare realtà aziendali più attente alla salvaguardia del Pianeta..
Si tratta di una sfida significativa: l’obiettivo è quello di diventare “net zero” entro il 2030, ossia ridurre il più possibile la nostra dipendenza dai carboni fossili puntando su fonti energetiche alternative e più ecologiche.
In questo contesto, negli ultimi anni i crediti di carbonio sono diventati una soluzione sempre più diffusa e indispensabile perché consentono alle aziende di avere accesso ad un mercato globale per la compravendita di questi suddetti crediti, impegnandosi al tempo stesso al raggiungimento dell’obiettivo comune di ridurre le emissioni di gas serra, noti come GHG.
Nel corso di questo articolo, esploreremo i seguenti temi, rispondendo alle domande più comuni in merito ai crediti di carbonio:
Cosa sono i crediti di carbonio
Quando si parla di crediti di carbonio, ci si riferisce ad un processo mediante il quale l’obiettivo è quello di neutralizzare il più possibile la quantità di emissioni di carbonio prodotte da un’azienda (o anche da un singolo individuo) e rilasciate nell’atmosfera, e il mercato dei crediti di carbonio è stato pensato per cercare di regolamentare questi processi in un’ottica eco-sostenibile.
Originariamente concepito nel 1997 all’interno del Protocollo di Kyoto e “rinforzato” in seguito all’Accordo di Parigi nel 2015, il mercato dei crediti di carbonio si prefigge di contribuire in maniera sostanziale alla riduzione delle emissioni di carbonio, con l’obiettivo di diventare un pianeta “net zero” entro il 2030.
Come suggerisce il nome, il mercato dei crediti di carbonio nasce per cercare di regolamentare le emissioni GHG offrendo alle imprese un incentivo economico per adottare politiche imprenditoriali più green, coprendo ogni aspetto dell’attività aziendale, dalla raccolta di materie prime, alla loro lavorazione e giungendo al consumatore finale.
Con la creazione del mercato dei crediti di carbonio, l’idea è quella di offrire alle aziende la possibilità di esplorare e adottare nuove pratiche lavorative più ecologiche senza impattare necessariamente la loro capacità di generare un profitto dalla loro attività.
Secondo uno studio condotto da Bloomberg, per quanto molte tra le società petrolifere più importanti al mondo si stiano impegnando fortemente per ridurre il loro impatto sull’ambiente, si stima che per raggiungere i loro obiettivi “net zero” sarà per loro necessario eliminare drasticamente all’incirca 3.3 miliardi di tonnellate prodotte ogni anno, pari a quasi 18 volte la quantità di carbonio prodotta e rilasciata nell’ambiente nel solo 2020.
Tuttavia, secondo gli esperti, si tratta ancora di un traguardo raggiungibile, per quanto possa sembrare all’apparenza difficile.
2 Motivi per i quali ogni azienda dovrebbe acquistare i crediti di carbonio
Da un punto di vista pratico, l’acquisto dei crediti di carbonio può essere considerato come l’ottenimento di una licenza o di un permesso, per produrre emissioni GHG e ciascun credito di carbonio equivale ad una tonnellata di emissioni di gas serra.
1. I crediti di carbonio possono essere usati per investire su progetti di natura ecologica
Alla base del mercato dei crediti di carbonio vi è l’idea che il diossido di carbonio assorbito dall’atmosfera sia in grado di compensare per la sua controparte prodotta e diffusa altrove.
Con questa premessa, le imprese possono basarsi sul concetto del quid pro quo, ossia il controbilanciare le emissioni GHG prodotte investendo in alternative più ecologiche.
Per raggiungere tale scopo, alcuni esempi di come funziona questo concetto di controbilanciamento ambientale possono includere:
- Portare avanti attività di riforestazione, ossia il ripiantare alberi precedentemente abbattuti per vari motivi
- La prevenzione e la protezione di aree boschive, come ad esempio il tentativo di limitare attività di deforestazione come avviene nella Foresta Amazzonica
- Il puntare su progetti di energia rinnovabile, come ad esempio installazioni di pannelli solari e pale eoliche
- L’adottare soluzioni di isolamento termico, per rendere uno stabilimento industriale in grado di “intrappolare” il calore all’interno della struttura stessa durante i mesi invernali, senza dover ricorrere ad impianti di riscaldamento
Queste sono solamente alcune delle soluzioni a disposizione delle aziende, ma che possono avere un forte impatto sull’ambiente contribuendo al tempo stesso ad una minore diffusione di diossido di carbonio.
2. I crediti di carbonio sono accessibili a tutti
Uno dei motivi principali che sta incentivando sempre più imprese a puntare sui crediti di carbonio riguarda la facilità con cui è possibile inserirsi in questo mercato.
Per quanto l’idea dei crediti di carbonio abbia sicuramente delle premesse e degli obiettivi nobili, vi è sicuramente anche un elemento economico da considerare, in particolare sui costi relativi a questo mercato.
Attualmente, il mercato dei crediti di carbonio è facilmente accessibile a tutti coloro che sono disposti ad investire, con prezzi che variano tra i $3 e i $5 dollari per tonnellata di CO2.
Tuttavia, come abbiamo detto in apertura di questo articolo, il valore complessivo del mercato supera già i $2 miliardi di dollari e non accenna a rallentare.
Secondo gli esperti dell’University College London (UCL), infatti, entro il 2030 un credito di carbonio potrebbe arrivare a costare tra i $20 e i $50 per tonnellata di CO2, fino a toccare (e superare) i $50 dollari/cad. entro il 2050.
È giunto il momento di fare il passo verso un futuro esente da emissioni GHG
Il cambiamento climatico è estremamente importante per ciascuno di noi, perché se non si interviene subito si rischia di privare le generazioni future di un ambiente sano in cui crescere e prosperare.
Per quanto il mercato dei crediti di carbonio non possa essere considerata una bacchetta magica in grado di risolvere tutti i nostri problemi, si tratta in ogni caso di uno strumento robusto e comprovato per cercare di ridurre il nostro impatto sull’ambiente e tutti dovrebbero prenderne in considerazione l’adozione.