“Il Piano Transizione 5.0 è un regime di incentivazione introdotto dall’articolo 38 del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 29 aprile 2024, n. 56, per sostenere gli investimenti delle imprese in progetti di innovazione tecnologica e transizione energetica. Attraverso il riconoscimento di un credito d’imposta, il Piano mira a promuovere la trasformazione dei processi produttivi in chiave digitale e green, favorendo l’efficienza energetica, l’utilizzo di fonti rinnovabili e l’acquisizione di competenze 4.0 da parte del personale.” (dall’ebook di Elda Marchigiano, “Decreto TRANSIZIONE 5.0 – Analisi ed esemplificazioni, https://consulenzaerisorse.it/catalogo/transizione-5-0-analisi-ed-esemplificazioni/)
Il piano è frutto di un lungo percorso normativo iniziato anni fa attraverso l’Industria 4.0 e altri interventi volti a incentivare l’innovazione, l’adozione di soluzioni sostenibili e il potenziamento delle competenze nelle imprese.
La Transizione 5.0 si associa naturalmente alla precedente Industria 4.0, ma anche agli interventi volti a potenziare l’approccio dell’economia circolare per costruire una società sostenibile in tutti i settori e comparti, dalla imprenditoria ai consumi.
Le caratteristiche principali dell’agevolazione prevista dal decreto Transizione 5.0 possono essere riassunti in:
- Ambito applicativo: L’agevolazione è rivolta a imprese che realizzano investimenti in beni strumentali nuovi, finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica dei processi produttivi.
- Aliquote: L’aliquota del credito d’imposta varia in funzione dell’entità dell’investimento e del conseguimento di specifici obiettivi di riduzione dei consumi energetici.
- Beneficiari: Possono accedere all’incentivo le imprese con sede legale in Italia che investono in progetti di innovazione tecnologica.
- Spese ammissibili: Oltre all’acquisto di beni strumentali, sono ammissibili le spese per la formazione del personale finalizzata all’acquisizione di competenze specifiche per la gestione delle nuove tecnologie.
Il credito d’imposta costituisce uno strumento molto efficace e di forte impatto per le imprese che possono fare investimenti, consapevoli che potranno recuperare parte dei fondi spesi attraverso un credito esigibile con lo Stato.
L’applicazione della Transizione 5.0 sollecita una serie di vantaggi attesi anche in termini competitivi con i seguenti effetti positivi:
- Accelerazione della transizione ecologica: Favorisce la diffusione di tecnologie pulite e l’adozione di pratiche sostenibili.
- Aumento della competitività aziendale: Riducendo i costi energetici e migliorando l’efficienza produttiva, le imprese possono incrementare la propria competitività sui mercati nazionali e internazionali.
- Sviluppo di nuove competenze: Gli investimenti in formazione promuovono l’acquisizione di competenze digitali e green, fondamentali per affrontare le sfide della transizione energetica.
Come accedere all’incentivo:
Per beneficiare del credito d’imposta è necessario presentare una specifica domanda, allegando la documentazione attestante l’effettuazione degli investimenti e il conseguimento degli obiettivi di efficientamento energetico. Si tratta di un lavoro molto articolato e complesso che richiede il supporto di esperti del settore.
Desideri approfondire un aspetto specifico del Piano Transizione 5.0?
Consulenza e Risorse mette a disposizione risorse informative e approfondimenti nell’area Catalogo (https://consulenzaerisorse.it/catalogo-contenuti/) sia attraverso articoli che con ebook specifici.
“Il Piano Transizione 5.0 è un regime di incentivazione introdotto dall’articolo 38 del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 29 aprile 2024, n. 56, per sostenere gli investimenti delle imprese in progetti di innovazione tecnologica e transizione energetica. Attraverso il riconoscimento di un credito d’imposta, il Piano mira a promuovere la trasformazione dei processi produttivi in chiave digitale e green, favorendo l’efficienza energetica, l’utilizzo di fonti rinnovabili e l’acquisizione di competenze 4.0 da parte del personale.” (dall’ebook di Elda Marchigiano, “Decreto TRANSIZIONE 5.0 – Analisi ed esemplificazioni, https://consulenzaerisorse.it/catalogo/transizione-5-0-analisi-ed-esemplificazioni/)
Il piano è frutto di un lungo percorso normativo iniziato anni fa attraverso l’Industria 4.0 e altri interventi volti a incentivare l’innovazione, l’adozione di soluzioni sostenibili e il potenziamento delle competenze nelle imprese.
La Transizione 5.0 si associa naturalmente alla precedente Industria 4.0, ma anche agli interventi volti a potenziare l’approccio dell’economia circolare per costruire una società sostenibile in tutti i settori e comparti, dalla imprenditoria ai consumi.
Le caratteristiche principali dell’agevolazione prevista dal decreto Transizione 5.0 possono essere riassunti in:
- Ambito applicativo: L’agevolazione è rivolta a imprese che realizzano investimenti in beni strumentali nuovi, finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica dei processi produttivi.
- Aliquote: L’aliquota del credito d’imposta varia in funzione dell’entità dell’investimento e del conseguimento di specifici obiettivi di riduzione dei consumi energetici.
- Beneficiari: Possono accedere all’incentivo le imprese con sede legale in Italia che investono in progetti di innovazione tecnologica.
- Spese ammissibili: Oltre all’acquisto di beni strumentali, sono ammissibili le spese per la formazione del personale finalizzata all’acquisizione di competenze specifiche per la gestione delle nuove tecnologie.
Il credito d’imposta costituisce uno strumento molto efficace e di forte impatto per le imprese che possono fare investimenti, consapevoli che potranno recuperare parte dei fondi spesi attraverso un credito esigibile con lo Stato.
L’applicazione della Transizione 5.0 sollecita una serie di vantaggi attesi anche in termini competitivi con i seguenti effetti positivi:
- Accelerazione della transizione ecologica: Favorisce la diffusione di tecnologie pulite e l’adozione di pratiche sostenibili.
- Aumento della competitività aziendale: Riducendo i costi energetici e migliorando l’efficienza produttiva, le imprese possono incrementare la propria competitività sui mercati nazionali e internazionali.
- Sviluppo di nuove competenze: Gli investimenti in formazione promuovono l’acquisizione di competenze digitali e green, fondamentali per affrontare le sfide della transizione energetica.
Come accedere all’incentivo:
Per beneficiare del credito d’imposta è necessario presentare una specifica domanda, allegando la documentazione attestante l’effettuazione degli investimenti e il conseguimento degli obiettivi di efficientamento energetico. Si tratta di un lavoro molto articolato e complesso che richiede il supporto di esperti del settore.
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