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Efficientamento energetico

efficientamento energetico

Efficientamento energetico = massimo rendimento con il minor spreco.

Efficientamento energetico, in ottica di sostenibilità riuscire a ridurre gli sprechi di energia è uno degli obiettivi primari.
Che sia prodotta da fonti rinnovabili (eolico, idrico, …) o che provenga da fonti fossili (carbone, petrolio, …)  produrre energia genera inevitabilmente emissioni di CO2 dannose per l’ambiente.
Ridurre gli sprechi fa si che la richiesta di energia diminuisca e che, di conseguenza, le emissioni di CO2 si riducano.

Ben diverso è parlare di efficientamento piuttosto che di risparmio energetico.
Il risparmio lo si riscontra quando attraverso determinati interventi si può evidenziare un minor utilizzo di energia pur ottenendo il medesimo risultato.
L’efficientamento invece mira a migliorare le prestazioni con la medesima quantità di energia.

Quali interventi è possibile attuare per efficientare un sistema a livello energetico?
Installare pannelli solari e impianti fotovoltaici, coibentare le pareti e sostituire gli infissi, effettuare interventi di isolamento termico, implementare impianti che utilizzino fonti rinnovabili, installare pompe di calore e/o caldaie a compensazione, sostituire vecchine lampadine sono tutti interventi utili ai fini dell’efficientamento energetico.
Studiare e implementare piani di efficientamento su misura per le sue necessità consente all’imprenditore di efficientare impianti magari obsoleti o magari solo non pensati in ottica efficientamento.

L’imprenditore ne trarrà vantaggio  in ottica di costi industriali ottenendo una maggiore produzione con il medesimo consumo energetico oltre che in ottica di aumento delle competitività e di brand reputation.

A livello ambientale l’efficientamento energetico consente la riduzione dell’impronta di carbonio grazie alla riduzione del consumo energetico e alla riduzione degli sprechi.

A livello ambientale l’efficientamento energetico consente la riduzione dell’impronta di carbonio grazie alla riduzione del consumo energetico e alla riduzione degli sprechi.

Dal punto di vista dell’edilizia la UE ha emesso una direttiva, che dovrà essere recepita o meno da tutti i Paesi membri, con la quale viene indicato entro il 2030 l’obbligo per i nuovi edifici di essere ad emissioni zero ed entro il 2050 l’obbligo di adeguamento per tutti gli edifici già esistenti.
L’Italia, nella valutazione della direttiva, ha espresso contrarietà basandosi sull’analisi della situazione dell’attuale patrimonio edilizio residenziale che, essendo per una gran percentuale stato edificato prima del 1990, richiederebbe tempi più lunghi per l’efficientamento indicato.
Speriamo venga almeno recepita la scadenza relativa alle nuove edificazioni affinché il nostro Paese possa contribuire agli obiettivi ambientali di decarbonizzazione.

Se dal punto di vista del pubblico l’attuazione di processi di efficientamento energetico è cosa complicata, ben diverso è nel privato.
L’imprenditore oculato è sicuramente in grado di vedere l’efficientamento energetico come un’opportunità di crescita e sviluppo e non come un mero costo.
Obiezioni quali “non abbiamo budget”, “abbiamo sempre fatto così”, “sappiamo dove consumiamo e non possiamo farci niente” non devono essere elementi ostativi nell’effettuare quell’audit energetica che fornirà all’imprenditore una visione più dettagliata e limpida dell’andamento della sua impresa oltre che l’individuazione degli impianti o dei precessi nei quali è possibile efficientare.

L’immobilità è nemica della crescita e affermazioni quali “abbiamo sempre fatto così” predispongono negativamente nei confronti di qualsiasi tipo di cambiamento in quanto impediscono visioni alternative di situazioni incancrenite ma modificabili.

Che tipo di imprenditore sei?
Non perdere l’occasione di conoscere nel dettaglio la situazione della tua impresa dal punto di vista dei consumi energetici.
Individuare eventuali inefficienze è il primo passo per intraprendere azioni risolutive e di miglioramento. Fai con noi il primo passo, chiamaci per organizzare un audit.

efficientamento energetico

Efficientamento energetico = massimo rendimento con il minor spreco.

Efficientamento energetico, in ottica di sostenibilità riuscire a ridurre gli sprechi di energia è uno degli obiettivi primari.
Che sia prodotta da fonti rinnovabili (eolico, idrico, …) o che provenga da fonti fossili (carbone, petrolio, …)  produrre energia genera inevitabilmente emissioni di CO2 dannose per l’ambiente.
Ridurre gli sprechi fa si che la richiesta di energia diminuisca e che, di conseguenza, le emissioni di CO2 si riducano.

Ben diverso è parlare di efficientamento piuttosto che di risparmio energetico.
Il risparmio lo si riscontra quando attraverso determinati interventi si può evidenziare un minor utilizzo di energia pur ottenendo il medesimo risultato.
L’efficientamento invece mira a migliorare le prestazioni con la medesima quantità di energia.

Quali interventi è possibile attuare per efficientare un sistema a livello energetico?
Installare pannelli solari e impianti fotovoltaici, coibentare le pareti e sostituire gli infissi, effettuare interventi di isolamento termico, implementare impianti che utilizzino fonti rinnovabili, installare pompe di calore e/o caldaie a compensazione, sostituire vecchine lampadine sono tutti interventi utili ai fini dell’efficientamento energetico.
Studiare e implementare piani di efficientamento su misura per le sue necessità consente all’imprenditore di efficientare impianti magari obsoleti o magari solo non pensati in ottica efficientamento.

L’imprenditore ne trarrà vantaggio  in ottica di costi industriali ottenendo una maggiore produzione con il medesimo consumo energetico oltre che in ottica di aumento delle competitività e di brand reputation.

A livello ambientale l’efficientamento energetico consente la riduzione dell’impronta di carbonio grazie alla riduzione del consumo energetico e alla riduzione degli sprechi.

A livello ambientale l’efficientamento energetico consente la riduzione dell’impronta di carbonio grazie alla riduzione del consumo energetico e alla riduzione degli sprechi.

Dal punto di vista dell’edilizia la UE ha emesso una direttiva, che dovrà essere recepita o meno da tutti i Paesi membri, con la quale viene indicato entro il 2030 l’obbligo per i nuovi edifici di essere ad emissioni zero ed entro il 2050 l’obbligo di adeguamento per tutti gli edifici già esistenti.
L’Italia, nella valutazione della direttiva, ha espresso contrarietà basandosi sull’analisi della situazione dell’attuale patrimonio edilizio residenziale che, essendo per una gran percentuale stato edificato prima del 1990, richiederebbe tempi più lunghi per l’efficientamento indicato.
Speriamo venga almeno recepita la scadenza relativa alle nuove edificazioni affinché il nostro Paese possa contribuire agli obiettivi ambientali di decarbonizzazione.

Se dal punto di vista del pubblico l’attuazione di processi di efficientamento energetico è cosa complicata, ben diverso è nel privato.
L’imprenditore oculato è sicuramente in grado di vedere l’efficientamento energetico come un’opportunità di crescita e sviluppo e non come un mero costo.
Obiezioni quali “non abbiamo budget”, “abbiamo sempre fatto così”, “sappiamo dove consumiamo e non possiamo farci niente” non devono essere elementi ostativi nell’effettuare quell’audit energetica che fornirà all’imprenditore una visione più dettagliata e limpida dell’andamento della sua impresa oltre che l’individuazione degli impianti o dei precessi nei quali è possibile efficientare.

L’immobilità è nemica della crescita e affermazioni quali “abbiamo sempre fatto così” predispongono negativamente nei confronti di qualsiasi tipo di cambiamento in quanto impediscono visioni alternative di situazioni incancrenite ma modificabili.

Che tipo di imprenditore sei?
Non perdere l’occasione di conoscere nel dettaglio la situazione della tua impresa dal punto di vista dei consumi energetici.
Individuare eventuali inefficienze è il primo passo per intraprendere azioni risolutive e di miglioramento. Fai con noi il primo passo, chiamaci per organizzare un audit.