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CeR: come sviluppare un progetto di economia circolare e di riutilizzo degli scarti di lavorazione

By 23 Febbraio 2022Marzo 20th, 2023No Comments
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Dal 2014 Consulenza e Risorse ha contribuito alla nascita e allo sviluppo di oltre 120 start up e aiutato PMI e grandi imprese nella realizzazione di progetti ad alto impatto tecnologico, supportandole nel percorso di trasformazione digitale e aiutandole a trovare le risorse economiche necessarie a sostenere gli investimenti.

Oggi CeR conta 2 sedi, a Pescara e a Milano,  42 collaboratori specializzati in differenti discipline tra le quali, digital transformation, Industria 4.0, blockchain, economia circolare e finanza. Inserite nel Comitato Scientifico e all’interno dei team assegnati ai singoli progetti, tali figure guidano le aziende nel loro cammino di innovazione e di crescita sostenibile.

I progetti curati da CeR coinvolgono aziende di ogni settore, dal food all’automotive, alla charity con diversi obiettivi a seconda delle specifiche realtà. I principali riguardano l’efficientamento energetico, l’innovazione industriale 4.0 e l’implementazione di nuove tecnologie come la blockchain, IoT e l’Intelligenza Artificiale.

A questi si aggiunge lo sviluppo di nuovi compounds derivanti dall’abbinamento di materiali di scarti di lavorazioni, al fine di incentivare la creazione e diffusione di nuovi modelli di economia circolare, diminuire l’impatto ambientale e ottimizzare le produzioni tramite materie prime seconde.

Il progetto ideato da CeR per Carbotech Srl, azienda italiana guidata dall’Ing. Lorenzo Dattoli e specializzata nella produzione di spazzole in grafite, metalgrafite ed elettrografite, va proprio in questa direzione.

Il progetto

L’idea di proporre a Carbotech Srl un progetto di economia circolare nasce nell’agosto del 2020 da un’intuizione di uno dei membri del Comitato Scientifico CeR, Giovanni Sonzogni, laureato in chimica e tra i massimi esperti italiani nel settore polimerico.

La polvere di grafite, originata dalla lavorazione delle spazzole, è un materiale inquinante e comporta costi di smaltimento elevati per l’azienda che se ne occupa, così CeR si è chiesta come sarebbe stato possibile riutilizzare questo materiale e immetterlo nuovamente nel ciclo produttivo. 

Miscelando la polvere di grafite con i polimeri riciclati si ottengono nuovi compounds, utili alla creazione di altri prodotti. Questo, oltre a comportare enormi benefici dal punto di vista ambientale e finanziario per Carbotech, significa incrementare le opportunità di inserimento e di espansione in nuovi mercati.

Il progetto si fonda su due principali obiettivi:

  • Ridurre l’impatto ambientale migliorando la Carbon Footprint di tutta l’azienda e dell’intera filiera ad essa legata.
  • Incrementare il vantaggio competitivo ponendo le basi per una maggiore espansione commerciale e per la creazione di ulteriori posti di lavoro in vista dell’apertura di una nuova business unit deputata alla produzione dei compounds.

Dalla collaborazione tra il team R&D dell’azienda chimica e gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico di CeR è partita la sperimentazione grazie alla quale è stato possibile individuare e classificare nuovi materiali che conferiranno all’attività di Carbotech nuovi sbocchi in mercati ad oggi inesplorati.

Il progetto studiato insieme all’azienda assumerà una caratterizzazione industriale a partire dall’autunno del 2022, dopo aver fatto testare i nuovi materiali ad alcune imprese di settori e ambiti diversificati.

Come anticipato da Luigi Jovacchini, business angel, co founder e CIO di Consulenza e Risorse, tra i progetti futuri c’è anche  in programma la possibile riqualificazione di una zona industriale e la realizzazione di una filiera di produzione più estesa, con l’inserimento nel ciclo produttivo di estrusori e stampanti 3D.

Inoltre, in linea con lo sviluppo del progetto si punterà alla creazione di nuovi posti di lavoro con particolare attenzione al valore dell’inclusione sociale.

Lo sviluppo passerà anche attraverso la ricerca di finanziamenti, valutando diverse strade e tenendo conto anche degli strumenti disposti dal Governo, come il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – continuamente monitorati dal team di Strategic Finance di CeR in modo da essere pronti a supportare i piani di rinnovamento delle aziende anche da questa fondamentale prospettiva.

Altro fattore particolarmente sentito dal team di CeR, è costruire le condizioni per un clima collaborativo tra aziende di diverso settore per dare vita a piani di innovazione tecnologica ad alto impatto, soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo, segnato da una significativa accelerazione del processo di trasformazione digitale e in vista del 2030, considerato un anno cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

Tale proposito si evince in modo molto chiaro nelle parole pronunciate da Luigi Jovacchini che sottolinea l’impegno di CeR ad incoraggiare il networking tra diverse organizzazioni –

Mi piace pensare a CeR come a un acceleratore di idee. Negli anni il nostro obiettivo principale è stato tessere relazioni tra realtà imprenditoriali che potessero dare il via a una crescita personalizzata nel segno dell’innovazione. Le connessioni tra imprese hanno un grande potenziale perché possono generare un forte impatto ambientale, economico e sociale e, al tempo stesso, creare reciproco profitto per le aziende coinvolte“.

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Dal 2014 Consulenza e Risorse ha contribuito alla nascita e allo sviluppo di oltre 120 start up e aiutato PMI e grandi imprese nella realizzazione di progetti ad alto impatto tecnologico, supportandole nel percorso di trasformazione digitale e aiutandole a trovare le risorse economiche necessarie a sostenere gli investimenti.

Oggi CeR conta 2 sedi, a Pescara e a Milano,  42 collaboratori specializzati in differenti discipline tra le quali, digital transformation, Industria 4.0, blockchain, economia circolare e finanza. Inserite nel Comitato Scientifico e all’interno dei team assegnati ai singoli progetti, tali figure guidano le aziende nel loro cammino di innovazione e di crescita sostenibile.

I progetti curati da CeR coinvolgono aziende di ogni settore, dal food all’automotive, alla charity con diversi obiettivi a seconda delle specifiche realtà. I principali riguardano l’efficientamento energetico, l’innovazione industriale 4.0 e l’implementazione di nuove tecnologie come la blockchain, IoT e l’Intelligenza Artificiale.

A questi si aggiunge lo sviluppo di nuovi compounds derivanti dall’abbinamento di materiali di scarti di lavorazioni, al fine di incentivare la creazione e diffusione di nuovi modelli di economia circolare, diminuire l’impatto ambientale e ottimizzare le produzioni tramite materie prime seconde.

Il progetto ideato da CeR per Carbotech Srl, azienda italiana guidata dall’Ing. Lorenzo Dattoli e specializzata nella produzione di spazzole in grafite, metalgrafite ed elettrografite, va proprio in questa direzione.

Il progetto

L’idea di proporre a Carbotech Srl un progetto di economia circolare nasce nell’agosto del 2020 da un’intuizione di uno dei membri del Comitato Scientifico CeR, Giovanni Sonzogni, laureato in chimica e tra i massimi esperti italiani nel settore polimerico.

La polvere di grafite, originata dalla lavorazione delle spazzole, è un materiale inquinante e comporta costi di smaltimento elevati per l’azienda che se ne occupa, così CeR si è chiesta come sarebbe stato possibile riutilizzare questo materiale e immetterlo nuovamente nel ciclo produttivo. 

Miscelando la polvere di grafite con i polimeri riciclati si ottengono nuovi compounds, utili alla creazione di altri prodotti. Questo, oltre a comportare enormi benefici dal punto di vista ambientale e finanziario per Carbotech, significa incrementare le opportunità di inserimento e di espansione in nuovi mercati.

Il progetto si fonda su due principali obiettivi:

  • Ridurre l’impatto ambientale migliorando la Carbon Footprint di tutta l’azienda e dell’intera filiera ad essa legata.
  • Incrementare il vantaggio competitivo ponendo le basi per una maggiore espansione commerciale e per la creazione di ulteriori posti di lavoro in vista dell’apertura di una nuova business unit deputata alla produzione dei compounds.

Dalla collaborazione tra il team R&D dell’azienda chimica e gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico di CeR è partita la sperimentazione grazie alla quale è stato possibile individuare e classificare nuovi materiali che conferiranno all’attività di Carbotech nuovi sbocchi in mercati ad oggi inesplorati.

Il progetto studiato insieme all’azienda assumerà una caratterizzazione industriale a partire dall’autunno del 2022, dopo aver fatto testare i nuovi materiali ad alcune imprese di settori e ambiti diversificati.

Come anticipato da Luigi Jovacchini, business angel, co founder e CIO di Consulenza e Risorse, tra i progetti futuri c’è anche  in programma la possibile riqualificazione di una zona industriale e la realizzazione di una filiera di produzione più estesa, con l’inserimento nel ciclo produttivo di estrusori e stampanti 3D.

Inoltre, in linea con lo sviluppo del progetto si punterà alla creazione di nuovi posti di lavoro con particolare attenzione al valore dell’inclusione sociale.

Lo sviluppo passerà anche attraverso la ricerca di finanziamenti, valutando diverse strade e tenendo conto anche degli strumenti disposti dal Governo, come il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – continuamente monitorati dal team di Strategic Finance di CeR in modo da essere pronti a supportare i piani di rinnovamento delle aziende anche da questa fondamentale prospettiva.

Altro fattore particolarmente sentito dal team di CeR, è costruire le condizioni per un clima collaborativo tra aziende di diverso settore per dare vita a piani di innovazione tecnologica ad alto impatto, soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo, segnato da una significativa accelerazione del processo di trasformazione digitale e in vista del 2030, considerato un anno cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

Tale proposito si evince in modo molto chiaro nelle parole pronunciate da Luigi Jovacchini che sottolinea l’impegno di CeR ad incoraggiare il networking tra diverse organizzazioni –

Mi piace pensare a CeR come a un acceleratore di idee. Negli anni il nostro obiettivo principale è stato tessere relazioni tra realtà imprenditoriali che potessero dare il via a una crescita personalizzata nel segno dell’innovazione. Le connessioni tra imprese hanno un grande potenziale perché possono generare un forte impatto ambientale, economico e sociale e, al tempo stesso, creare reciproco profitto per le aziende coinvolte“.

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