La crescente mole di informazioni che un’azienda si trova a dover gestire sta rendendo sempre più complicata la sua conservazione e manipolazione. La tecnologia basata su infrastruttura blockchain sembra essere una delle risposte per assicurare che il dato venga inserito correttamente e che non subisca ulteriori modifiche.
Il soggetto che vuole inviare alcune informazioni (mittente) avrà la certezza che la sua transazione non potrà essere corrotta o persa prima che arrivi al secondo soggetto (destinatario), grazie alla crittografia che protegge i dati e grazie al fatto che l’informazione è trasmessa a nodi diversi nello stesso momento.
Questo meccanismo sta iniziando a cambiare anche i processi aziendali poiché lo storage delle informazioni non avviene più nei server fisici delle aziende ma viene trasmesso in rete e salvato in dei registri che risiedono nei nodi della rete. La caratteristica fondamentale è che una volta trasmesso il dato, quest’ultimo non è più in nessun modo modificabile.
In realtà sistemi che non permettono la variazione dei dati a posteriori esistono già ma non rispettano la caratteristica di scambiare informazioni con nodi esterni, bensì unicamente con la rete interna. Programmi di registrazione fatture, di contabilità e di emissione bolle, solo per fare alcuni esempi, permettono la creazione ed il salvataggio di nuovi dati ma in nessun modo danno la possibilità di variare ciò che si è inserito in prima istanza.
Questo requisito è in realtà molto importante perché certifica che ciò che è stato registrato e visualizzato, magari a distanza di anni, corrisponde al dato iniziale senza nessuna possibilità che possa essere stato corrotto. Di contro, il fatto che il registro sia salvato nei server aziendali rende tutto più centralizzato e conseguentemente più soggetto ad eventuali azioni hacker.
Diversamente per la blockchain la sicurezza è garantita dal fatto che chiunque sia nella rete possa vedere e constatare le avvenute transazioni, senza ovviamente visualizzare i dati sensibili. Cambia la visione di infrastruttura passando da un’idea estremamente chiusa e privata ad una in cui l’unico modo per garantire l’incorruttibilità e la validità delle informazioni inviate sia avere quanti più testimoni possibili, ovvero i partecipanti della rete.
Panoramica sulla tecnologia Blockchain
La tecnologia Blockchain viene spesso associata ad un sentimento basato sulla fiducia e sulla semplificazione, grazie alla totale trasparenza che accompagna il flusso di informazioni.
Si è iniziato a parlarne frequentemente a seguito della diffusione su larga scala della prima valuta dematerializzata, ovvero il Bitcoin. Quest’ultima infatti è una criptovaluta i cui acquisti e vendite vengono memorizzati direttamente nella rete blockchain, assicurando la massima imparzialità e sicurezza di ogni transazione.
Il dato infatti non viene inviato ai nodi della rete per essere nascosto bensì per fare in modo che sia accessibile a chiunque ma non correggibile.
Cenno ai Bitcoin
Bitcoin e Blockchain sono infatti due argomenti distinti e non vanno confusi l’un l’altro, nonostante il loro cammino proceda spesso parallelamente. Il Bitcoin è una criptovaluta ovvero una moneta non cartacea bensì digitale.
Da questa sua caratteristica si intuisce subito come la modalità di scambio della valuta non possa più avvenire “a mano” ma occorre ripensare ad una nuova infrastruttura, più solida ed istantanea possibile.
Mentre il denaro contante appartiene a chi lo possiede materialmente, le criptovalute appartengono a chi risulta esserne il titolare nella transazione di acquisto, tramite piattaforma blockchain. Possedere dieci euro può corrispondere ad avere in tasca una banconota con un certo numero di serie e unica al mondo, oppure risultare nei registri crittografati della rete blockchain come proprietario dello stesso ammontare di criptovaluta.
Se i soldi dovessero cadere dal portafogli diventerebbero automaticamente di proprietà di chi li dovesse trovare, mentre quel pacchetto di Bitcoin rimarrebbero intestati al proprietario, indipendentemente dagli eventi esterni.
È possibile affermare che Blockchain è la piattaforma grazie alla quale è possibile scambiare la valuta Bitcoin.
A fianco a questa criptovaluta oramai conosciuta ampiamente sono presenti anche: Ethereum (ETH), Ripple (XRP), Bitcoin Cash (BCH), Litecoin (LTC), Monero (XMR) e Waves; a dimostrazione del fatto che diverse tipologie di pagamento ormai iniziano ad essere basate su scambio di valuta dematerializzata.
Ognuna delle criptovalute nel paragrafo precedente ha una peculiarità diversa dall’altra, che ne rende una più adatta all’altra nello specifico contesto. Non tutte le transazioni e non tutti i pagamenti avvengono nella stessa modalità e per lo stesso motivo e per questo, dove possibile, il tipo di valuta viene scelto in base alle caratteristiche dell’ambiente per cui dev’essere utilizzata.
Vantaggi per le Aziende
Fino qualche decennio fa i costi che un’azienda doveva sostenere erano principalmente riconducibili all’attività riguardante il core business mentre oggi è possibile constatare come la parte relativa ad i costi indiretti stia crescendo vertiginosamente.
Investire cifre importanti per garantire, ad esempio, la sicurezza della rete e dei server può essere considerato unicamente un esborso poiché questa voce non potrà mai essere ricondotta ad un ritorno dell’investimento diretto. Questa tipologia di spesa mira a contenere gli eventuali costi legati alla non disponibilità ma non assicurano certamente un avanzamento produttivo del business.
Parlando ad esempio di storage dati, ogni azienda impegna risorse importanti ogni anno per garantire che tutte le informazioni, transazioni, documenti, fatture, contratti e così via siano stoccati in maniera permanente nel proprio archivio digitale.
In questo contesto, la tecnologia blockchain potrebbe essere una valida alternativa a quelli che ad oggi sono degli oneri molto pesanti nel bilancio di una azienda media.
Di seguito si evidenzieranno i punti di forza e quelli di debolezza di questa nuova alternativa.
Come cambia il processo
Una delle basi della blockchain è che lo storage dei dati passa da essere centralizzato a decentralizzato, eliminando tutti i possibili intermediari che potevano influire sul processo. Infatti anche se può sembrare un appunto di poco conto, il fatto di non avere nessuno tra le due figure che intendono scambiarsi informazioni può alleggerire il processo notevolmente.
In primo luogo i tempi si abbreviano notevolmente poiché non deve verificarsi il passaggio di consegna tra chi invia il dato e chi lo riceve con chi invece sta in mezzo. Trovandosi alle porte dell’era dell’Industria 5.0 non ci si può più permettere di sopportare i ritardi che si verificano frequentemente durante le transazioni finanziarie o l’acquisto di un bene.
In un business sempre più online diventa strategico poter garantire ai propri clienti non solo la sicurezza durante la transazione ma anche pagamenti quanto più istantanei possibili.
Le aziende, soprattutto quelle del contesto economico italiano, stanno iniziando a convertire il proprio processo produttivo non più per garantire la realizzazione in grandi lotti ma sempre più di beni personalizzati just in time. Nessuno è più disposto ad aspettare giorni e giorni per la merce poiché è molto probabile che il cliente nel frattempo consulti o si rifornisca da un altro fornitore.
Volendo seguire questo cambiamento ogni imprenditore sarà costretto ad ottimizzare quanto più possibile i flussi produttivi e ad abbattere, o addirittura eliminare, tutte le fasi non necessarie. Fra queste appunto le transazioni finanziarie.
Unificando la modalità di pagamento e rendendola consultabile a chiunque, si garantisce velocità ed efficienza, qualità necessarie per soddisfare l’esigenza di un cliente moderno.
Come cambiano le transazioni
Se il consumatore decide di comprare un bene online è perché tendenzialmente vuole che il rapporto sia quanto più veloce possibile: acquisto e poche decine di ore dopo posso già godermi il bene. In una società che si dirige sempre più in questa direzione, le aziende non possono più permettersi di allontanare un cliente a causa delle procedure di vendita macchinose e lunghe. Oggi compro e domani voglio.
Da queste considerazioni si iniziano ad intravedere le potenzialità che la tecnologia blockchain possa offrire a tutte quelle realtà che cercano di affermarsi, o di conservare i vertici, del business online. L’idea che una transazione possa avvenire in maniera semplice e seguendo pochi passi renderebbe accessibile il web commerce anche a tutte quelle persone che fino ad ora si sono affidate ai negozi fisici.
Inoltre l’eliminazione in sé di questa fase assicura che non ci siano manipolazione durante il viaggio del dato, dal punto di partenza a quello di arrivo. La fiducia di questo sistema non è garantita dai due partecipanti alla transazione, o eventualmente anche dall’intermediario, ma dall’intera rete.
I dati relativi all’operazione verranno trasmessi non più ad un server centrale ma ad innumerevoli nodi della rete che si occuperanno di custodire il dato evitando che in nessun modo possa essere manipolato. Essendo infatti ripartiti in più punti, si diminuisce la possibilità di attacco informatico poiché si dovrebbe contemporaneamente attaccare e corrompere tutti i nodi del sistema complicando notevolmente questa eventualità.
Il dato pur essendo registrato in più punti rimane comunque unico. Questo concetto è molto sottile ma fa capire quanto sia difficilmente corrompibile un sistema che presenta delle ridondanze che comunicano fra loro. La rete e gli utenti stessi assicurano l’integrità del dato.
Ridondanza dei database
Per le aziende è di importanza strategica assicurare che i dati conservati siano, appunto conservati in modo da garantirne la provenienza. Gli archivi cartacei e i database distribuiti in più server non sembrano più essere la chiave per assicurare la piena competitività in ambito di storage e security.
Come già anticipato ad inizio capito, negli ultimi anni c’è stato un repentino aumento dei costi volti alla protezione dei dati e delle transazioni. Le aziende si trovano quindi a dover obbligatoriamente immobilizzare un certo capitale sapendo che non frutterà nessun beneficio diretto per il core business.
Lo svilupparsi di sistemi alternativi per la gestione dei pagamenti e delle informazioni sensibili interessa particolarmente tutti gli imprenditori che intravedono un’opportunità per abbattere i costi legati alla sicurezza.
La trasformazione derivante dall’introduzione della tecnologia blockchain potrebbe rendere sempre più obsoleto l’utilizzo del libro Mastro in favore di una sua versione dematerializzata e decentralizzata. Questo comporterebbe la dismissione dei sistemi che lavorano giorno e notte 24 ore su 24 con il fine di garantire che ogni dato sia sempre disponibile in duplice copia, in modo tale che in caso di failure di un sistema ci sia quello di backup.
Sviluppare una rete aziendale in cui le operazioni principali vengono registrate direttamente nei nodi della rete provocherebbe un ridimensionamento massivo della rete telematica aziendale, con enormi benefici dal punto di vista economico.
L’importanza delle operazioni Mobile
La rivoluzione digitale e l’esponenziale diffusione dei dispositivi smart ha rivoluzionato, non solo il settore dell’e-commerce, ma anche quello dei servizi. Lo sportello ATM, l’ufficio del comune o addirittura la motorizzazione si sono evoluti al punto tale che le principali operazioni vengono ora svolte su piattaforme web o mobile, e non più su database cartacei o proprietari.
Avere la possibilità di consultare il proprio conto corrente direttamente dal proprio smartphone non ha reso solo le informazioni più veloci, ma le ha rese anche più dirette nei confronti del cliente. Quando si effettua un’operazione online si instaura un rapporto fra voi e l’ente che sta fornendo il servizio, anche in questo caso senza bisogno di coinvolgere intermediari.
D’altro canto una persona che regola i rapporti fra cliente e azienda si figura come garante dello scambio di informazioni, cosa che invece non avviene con le piattaforme mobile. Eseguire un’operazione bancaria direttamente dall’app non assicura che chi la stia eseguendo fisicamente sia davvero il titolare del conto, cosa che non succede recandosi allo sportello di persona.
L’ambiente mobile si configura come un ambiente fortemente adatto per la tecnologia blockchain perché permetterebbe alle transazioni di passare dallo smartphone direttamente ai nodi della rete. Rispetto al caso precedente la trasmissione del dato non passerà più attraverso diverse app, programmi, server, indirizzi web e reindirizzamenti di pagina vari, bensì sarà molto più diretto.
È molto probabile che nel corso dei prossimi anni lo smartphone verrà sempre più utilizzato per effettuare operazioni al posto del pc. Il mercato offre ormai a prezzi fortemente competitivi dei dispositivi mobile con potenze di calcolo ed affidabilità in grado di assicurare all’utente il corretto svolgimento di quasi tutte le operazioni che prima erano svolte esclusivamente attraverso pc.
Non solo i costruttori di dispositivi dovranno fare i conti con questo cambiamento, ma già oggi tutte le aziende sfruttano il commercio online per far crescere il proprio business.
Si è arrivati al punto che sempre più di frequente un website è disponibile in versione mobile e non web. Questo poiché la sovrabbondanza di informazioni spesso presente nel sito web crea confusione e non fornisce chiarimenti all’acquirente, mentre la versione mobile si dimostra essere più veloce e chiara.
Diffusione ad oggi della blockchain
Nonostante le grandi potenzialità di questa tecnologia, non è possibile affermare che si sia già pienamente radicata nel contesto economico e finanziario a causa della sua recente introduzione sul campo.
Sicuramente però, l’interesse sta crescendo e sempre più figure di riferimento stanno investendo ingenti capitali per testare le reali potenzialità della blockchain.
Aziende 4.0
L’industria 4.0 ha messo a disposizione delle aziende una grande quantità di informazioni, utili per poter analizzare nello specifico ogni singola fase e processo produttivo. I dati ottenuti dai sensori, sempre più presenti in ogni componente in vendita, aiutano a migliorare le lavorazioni ed a ottimizzare l’intera filiera.
Di contro, diventa sempre più costoso sia salvare che rielaborare a posteriori tutte le informazioni. L’enorme mole prodotta dai sensori inizia a mettere in difficoltà i database aziendali.
In questo senso ogni azienda dovrebbe concentrarsi su due diverse strade:
- Filtrare solamente i dati realmente significativi e tralasciare quelli che invece comportano solo un peso per il sistema: ovvero, analizzo solo ciò che realmente è un valore aggiunto. Avere troppi dati nella maggior parte dei casi equivale ad averne troppo pochi.
- Migliorare la rete ed il sistema di storage aziendale: cioè, dalla creazione del dato alla sua validazione deve intercorrere un tempo quanto più breve possibile, così da limitare il carico sulla rete aziendale e diminuire la possibilità che il dato venga perso.
La rivoluzione 4.0 è un processo ormai ben radicato nelle realtà industriali italiane e sta permettendo all’economia di ottenere degli ottimi risultati. Non è sufficiente avere una macchina interconnessa per potersi considerare parte di questa rivoluzione industriale ma occorre continuare ad innovare e a migliorare i propri standard, giorno dopo giorno.
Nonostante possa sembrare un settore molto stantio dal punto di vista tecnologico, in realtà, gli enti e le aziende che forniscono servizi finanziari o di credito si stanno dimostrando profondamente interessati a questa tecnologia.
Infatti, i costi che devono sostenere annualmente per garantire un enorme flusso di informazioni e il loro storage sono tali da rendere estremamente interessante l’alternativa basata su blockchain.
Basti pensare alla mole di documenti che ogni cliente deve firmare per ogni singola operazione; allargando la visuale è possibile rendersi conto di quanto traffico può generarsi in una sola giornata lavorativa. L’idea che possa esserci un’alternativa meno onerosa, più veloce ed efficiente fa senza dubbio gola alle società in questione.
Società del calibro di Unicredit hanno già deciso di partire con i primi progetti sperimentali che vedono al centro della loro ricerca la blockchain. Nel caso in cui dovessero rivelarsi particolarmente promettenti c’è da essere sicuri che i primi che si convertiranno saranno sicuramente istituti finanziari e di credito.
La tecnologia si basa sulla semplicità, sicurezza e velocità di registrazione delle transazioni, dimostrandosi di grande interesse per il mercato.
Per le aziende si configura come una possibile alternativa ai sistemi di gestione dei dati attualmente utilizzati, ma prima che si verifichi la transizione di massa occorrerà aspettare che si concludano positivamente i primi progetti pilota.
Un’eventuale diffusione della piattaforma blockchain dovrà essere accompagnata da una rivoluzione culturale all’interno delle aziende che permetta di alleggerire i processi e di identificare come significativi unicamente i dati che rappresentano realmente un valore aggiunto.
L’evoluzione economica di questi ultimi anni sta mettendo a dura prova le aziende e, gli imprenditori dovranno dimostrarsi estremamente lungimiranti nel cogliere ogni occasione che il mercato offre per migliorare il proprio business.
Istituti finanziari e di credito
La crescente mole di informazioni che un’azienda si trova a dover gestire sta rendendo sempre più complicata la sua conservazione e manipolazione. La tecnologia basata su infrastruttura blockchain sembra essere una delle risposte per assicurare che il dato venga inserito correttamente e che non subisca ulteriori modifiche.
Il soggetto che vuole inviare alcune informazioni (mittente) avrà la certezza che la sua transazione non potrà essere corrotta o persa prima che arrivi al secondo soggetto (destinatario), grazie alla crittografia che protegge i dati e grazie al fatto che l’informazione è trasmessa a nodi diversi nello stesso momento.
Questo meccanismo sta iniziando a cambiare anche i processi aziendali poiché lo storage delle informazioni non avviene più nei server fisici delle aziende ma viene trasmesso in rete e salvato in dei registri che risiedono nei nodi della rete. La caratteristica fondamentale è che una volta trasmesso il dato, quest’ultimo non è più in nessun modo modificabile.
In realtà sistemi che non permettono la variazione dei dati a posteriori esistono già ma non rispettano la caratteristica di scambiare informazioni con nodi esterni, bensì unicamente con la rete interna. Programmi di registrazione fatture, di contabilità e di emissione bolle, solo per fare alcuni esempi, permettono la creazione ed il salvataggio di nuovi dati ma in nessun modo danno la possibilità di variare ciò che si è inserito in prima istanza.
Questo requisito è in realtà molto importante perché certifica che ciò che è stato registrato e visualizzato, magari a distanza di anni, corrisponde al dato iniziale senza nessuna possibilità che possa essere stato corrotto. Di contro, il fatto che il registro sia salvato nei server aziendali rende tutto più centralizzato e conseguentemente più soggetto ad eventuali azioni hacker.
Diversamente per la blockchain la sicurezza è garantita dal fatto che chiunque sia nella rete possa vedere e constatare le avvenute transazioni, senza ovviamente visualizzare i dati sensibili. Cambia la visione di infrastruttura passando da un’idea estremamente chiusa e privata ad una in cui l’unico modo per garantire l’incorruttibilità e la validità delle informazioni inviate sia avere quanti più testimoni possibili, ovvero i partecipanti della rete.
Panoramica sulla tecnologia Blockchain
La tecnologia Blockchain viene spesso associata ad un sentimento basato sulla fiducia e sulla semplificazione, grazie alla totale trasparenza che accompagna il flusso di informazioni.
Si è iniziato a parlarne frequentemente a seguito della diffusione su larga scala della prima valuta dematerializzata, ovvero il Bitcoin. Quest’ultima infatti è una criptovaluta i cui acquisti e vendite vengono memorizzati direttamente nella rete blockchain, assicurando la massima imparzialità e sicurezza di ogni transazione.
Il dato infatti non viene inviato ai nodi della rete per essere nascosto bensì per fare in modo che sia accessibile a chiunque ma non correggibile.
Cenno ai Bitcoin
Bitcoin e Blockchain sono infatti due argomenti distinti e non vanno confusi l’un l’altro, nonostante il loro cammino proceda spesso parallelamente. Il Bitcoin è una criptovaluta ovvero una moneta non cartacea bensì digitale.
Da questa sua caratteristica si intuisce subito come la modalità di scambio della valuta non possa più avvenire “a mano” ma occorre ripensare ad una nuova infrastruttura, più solida ed istantanea possibile.
Mentre il denaro contante appartiene a chi lo possiede materialmente, le criptovalute appartengono a chi risulta esserne il titolare nella transazione di acquisto, tramite piattaforma blockchain. Possedere dieci euro può corrispondere ad avere in tasca una banconota con un certo numero di serie e unica al mondo, oppure risultare nei registri crittografati della rete blockchain come proprietario dello stesso ammontare di criptovaluta.
Se i soldi dovessero cadere dal portafogli diventerebbero automaticamente di proprietà di chi li dovesse trovare, mentre quel pacchetto di Bitcoin rimarrebbero intestati al proprietario, indipendentemente dagli eventi esterni.
È possibile affermare che Blockchain è la piattaforma grazie alla quale è possibile scambiare la valuta Bitcoin.
A fianco a questa criptovaluta oramai conosciuta ampiamente sono presenti anche: Ethereum (ETH), Ripple (XRP), Bitcoin Cash (BCH), Litecoin (LTC), Monero (XMR) e Waves; a dimostrazione del fatto che diverse tipologie di pagamento ormai iniziano ad essere basate su scambio di valuta dematerializzata.
Ognuna delle criptovalute nel paragrafo precedente ha una peculiarità diversa dall’altra, che ne rende una più adatta all’altra nello specifico contesto. Non tutte le transazioni e non tutti i pagamenti avvengono nella stessa modalità e per lo stesso motivo e per questo, dove possibile, il tipo di valuta viene scelto in base alle caratteristiche dell’ambiente per cui dev’essere utilizzata.
Vantaggi per le Aziende
Fino qualche decennio fa i costi che un’azienda doveva sostenere erano principalmente riconducibili all’attività riguardante il core business mentre oggi è possibile constatare come la parte relativa ad i costi indiretti stia crescendo vertiginosamente.
Investire cifre importanti per garantire, ad esempio, la sicurezza della rete e dei server può essere considerato unicamente un esborso poiché questa voce non potrà mai essere ricondotta ad un ritorno dell’investimento diretto. Questa tipologia di spesa mira a contenere gli eventuali costi legati alla non disponibilità ma non assicurano certamente un avanzamento produttivo del business.
Parlando ad esempio di storage dati, ogni azienda impegna risorse importanti ogni anno per garantire che tutte le informazioni, transazioni, documenti, fatture, contratti e così via siano stoccati in maniera permanente nel proprio archivio digitale.
In questo contesto, la tecnologia blockchain potrebbe essere una valida alternativa a quelli che ad oggi sono degli oneri molto pesanti nel bilancio di una azienda media.
Di seguito si evidenzieranno i punti di forza e quelli di debolezza di questa nuova alternativa.
Come cambia il processo
Una delle basi della blockchain è che lo storage dei dati passa da essere centralizzato a decentralizzato, eliminando tutti i possibili intermediari che potevano influire sul processo. Infatti anche se può sembrare un appunto di poco conto, il fatto di non avere nessuno tra le due figure che intendono scambiarsi informazioni può alleggerire il processo notevolmente.
In primo luogo i tempi si abbreviano notevolmente poiché non deve verificarsi il passaggio di consegna tra chi invia il dato e chi lo riceve con chi invece sta in mezzo. Trovandosi alle porte dell’era dell’Industria 5.0 non ci si può più permettere di sopportare i ritardi che si verificano frequentemente durante le transazioni finanziarie o l’acquisto di un bene.
In un business sempre più online diventa strategico poter garantire ai propri clienti non solo la sicurezza durante la transazione ma anche pagamenti quanto più istantanei possibili.
Le aziende, soprattutto quelle del contesto economico italiano, stanno iniziando a convertire il proprio processo produttivo non più per garantire la realizzazione in grandi lotti ma sempre più di beni personalizzati just in time. Nessuno è più disposto ad aspettare giorni e giorni per la merce poiché è molto probabile che il cliente nel frattempo consulti o si rifornisca da un altro fornitore.
Volendo seguire questo cambiamento ogni imprenditore sarà costretto ad ottimizzare quanto più possibile i flussi produttivi e ad abbattere, o addirittura eliminare, tutte le fasi non necessarie. Fra queste appunto le transazioni finanziarie.
Unificando la modalità di pagamento e rendendola consultabile a chiunque, si garantisce velocità ed efficienza, qualità necessarie per soddisfare l’esigenza di un cliente moderno.
Come cambiano le transazioni
Se il consumatore decide di comprare un bene online è perché tendenzialmente vuole che il rapporto sia quanto più veloce possibile: acquisto e poche decine di ore dopo posso già godermi il bene. In una società che si dirige sempre più in questa direzione, le aziende non possono più permettersi di allontanare un cliente a causa delle procedure di vendita macchinose e lunghe. Oggi compro e domani voglio.
Da queste considerazioni si iniziano ad intravedere le potenzialità che la tecnologia blockchain possa offrire a tutte quelle realtà che cercano di affermarsi, o di conservare i vertici, del business online. L’idea che una transazione possa avvenire in maniera semplice e seguendo pochi passi renderebbe accessibile il web commerce anche a tutte quelle persone che fino ad ora si sono affidate ai negozi fisici.
Inoltre l’eliminazione in sé di questa fase assicura che non ci siano manipolazione durante il viaggio del dato, dal punto di partenza a quello di arrivo. La fiducia di questo sistema non è garantita dai due partecipanti alla transazione, o eventualmente anche dall’intermediario, ma dall’intera rete.
I dati relativi all’operazione verranno trasmessi non più ad un server centrale ma ad innumerevoli nodi della rete che si occuperanno di custodire il dato evitando che in nessun modo possa essere manipolato. Essendo infatti ripartiti in più punti, si diminuisce la possibilità di attacco informatico poiché si dovrebbe contemporaneamente attaccare e corrompere tutti i nodi del sistema complicando notevolmente questa eventualità.
Il dato pur essendo registrato in più punti rimane comunque unico. Questo concetto è molto sottile ma fa capire quanto sia difficilmente corrompibile un sistema che presenta delle ridondanze che comunicano fra loro. La rete e gli utenti stessi assicurano l’integrità del dato.
Ridondanza dei database
Per le aziende è di importanza strategica assicurare che i dati conservati siano, appunto conservati in modo da garantirne la provenienza. Gli archivi cartacei e i database distribuiti in più server non sembrano più essere la chiave per assicurare la piena competitività in ambito di storage e security.
Come già anticipato ad inizio capito, negli ultimi anni c’è stato un repentino aumento dei costi volti alla protezione dei dati e delle transazioni. Le aziende si trovano quindi a dover obbligatoriamente immobilizzare un certo capitale sapendo che non frutterà nessun beneficio diretto per il core business.
Lo svilupparsi di sistemi alternativi per la gestione dei pagamenti e delle informazioni sensibili interessa particolarmente tutti gli imprenditori che intravedono un’opportunità per abbattere i costi legati alla sicurezza.
La trasformazione derivante dall’introduzione della tecnologia blockchain potrebbe rendere sempre più obsoleto l’utilizzo del libro Mastro in favore di una sua versione dematerializzata e decentralizzata. Questo comporterebbe la dismissione dei sistemi che lavorano giorno e notte 24 ore su 24 con il fine di garantire che ogni dato sia sempre disponibile in duplice copia, in modo tale che in caso di failure di un sistema ci sia quello di backup.
Sviluppare una rete aziendale in cui le operazioni principali vengono registrate direttamente nei nodi della rete provocherebbe un ridimensionamento massivo della rete telematica aziendale, con enormi benefici dal punto di vista economico.
L’importanza delle operazioni Mobile
La rivoluzione digitale e l’esponenziale diffusione dei dispositivi smart ha rivoluzionato, non solo il settore dell’e-commerce, ma anche quello dei servizi. Lo sportello ATM, l’ufficio del comune o addirittura la motorizzazione si sono evoluti al punto tale che le principali operazioni vengono ora svolte su piattaforme web o mobile, e non più su database cartacei o proprietari.
Avere la possibilità di consultare il proprio conto corrente direttamente dal proprio smartphone non ha reso solo le informazioni più veloci, ma le ha rese anche più dirette nei confronti del cliente. Quando si effettua un’operazione online si instaura un rapporto fra voi e l’ente che sta fornendo il servizio, anche in questo caso senza bisogno di coinvolgere intermediari.
D’altro canto una persona che regola i rapporti fra cliente e azienda si figura come garante dello scambio di informazioni, cosa che invece non avviene con le piattaforme mobile. Eseguire un’operazione bancaria direttamente dall’app non assicura che chi la stia eseguendo fisicamente sia davvero il titolare del conto, cosa che non succede recandosi allo sportello di persona.
L’ambiente mobile si configura come un ambiente fortemente adatto per la tecnologia blockchain perché permetterebbe alle transazioni di passare dallo smartphone direttamente ai nodi della rete. Rispetto al caso precedente la trasmissione del dato non passerà più attraverso diverse app, programmi, server, indirizzi web e reindirizzamenti di pagina vari, bensì sarà molto più diretto.
È molto probabile che nel corso dei prossimi anni lo smartphone verrà sempre più utilizzato per effettuare operazioni al posto del pc. Il mercato offre ormai a prezzi fortemente competitivi dei dispositivi mobile con potenze di calcolo ed affidabilità in grado di assicurare all’utente il corretto svolgimento di quasi tutte le operazioni che prima erano svolte esclusivamente attraverso pc.
Non solo i costruttori di dispositivi dovranno fare i conti con questo cambiamento, ma già oggi tutte le aziende sfruttano il commercio online per far crescere il proprio business.
Si è arrivati al punto che sempre più di frequente un website è disponibile in versione mobile e non web. Questo poiché la sovrabbondanza di informazioni spesso presente nel sito web crea confusione e non fornisce chiarimenti all’acquirente, mentre la versione mobile si dimostra essere più veloce e chiara.
Diffusione ad oggi della blockchain
Nonostante le grandi potenzialità di questa tecnologia, non è possibile affermare che si sia già pienamente radicata nel contesto economico e finanziario a causa della sua recente introduzione sul campo.
Sicuramente però, l’interesse sta crescendo e sempre più figure di riferimento stanno investendo ingenti capitali per testare le reali potenzialità della blockchain.
Aziende 4.0
L’industria 4.0 ha messo a disposizione delle aziende una grande quantità di informazioni, utili per poter analizzare nello specifico ogni singola fase e processo produttivo. I dati ottenuti dai sensori, sempre più presenti in ogni componente in vendita, aiutano a migliorare le lavorazioni ed a ottimizzare l’intera filiera.
Di contro, diventa sempre più costoso sia salvare che rielaborare a posteriori tutte le informazioni. L’enorme mole prodotta dai sensori inizia a mettere in difficoltà i database aziendali.
In questo senso ogni azienda dovrebbe concentrarsi su due diverse strade:
- Filtrare solamente i dati realmente significativi e tralasciare quelli che invece comportano solo un peso per il sistema: ovvero, analizzo solo ciò che realmente è un valore aggiunto. Avere troppi dati nella maggior parte dei casi equivale ad averne troppo pochi.
- Migliorare la rete ed il sistema di storage aziendale: cioè, dalla creazione del dato alla sua validazione deve intercorrere un tempo quanto più breve possibile, così da limitare il carico sulla rete aziendale e diminuire la possibilità che il dato venga perso.
La rivoluzione 4.0 è un processo ormai ben radicato nelle realtà industriali italiane e sta permettendo all’economia di ottenere degli ottimi risultati. Non è sufficiente avere una macchina interconnessa per potersi considerare parte di questa rivoluzione industriale ma occorre continuare ad innovare e a migliorare i propri standard, giorno dopo giorno.
Nonostante possa sembrare un settore molto stantio dal punto di vista tecnologico, in realtà, gli enti e le aziende che forniscono servizi finanziari o di credito si stanno dimostrando profondamente interessati a questa tecnologia.
Infatti, i costi che devono sostenere annualmente per garantire un enorme flusso di informazioni e il loro storage sono tali da rendere estremamente interessante l’alternativa basata su blockchain.
Basti pensare alla mole di documenti che ogni cliente deve firmare per ogni singola operazione; allargando la visuale è possibile rendersi conto di quanto traffico può generarsi in una sola giornata lavorativa. L’idea che possa esserci un’alternativa meno onerosa, più veloce ed efficiente fa senza dubbio gola alle società in questione.
Società del calibro di Unicredit hanno già deciso di partire con i primi progetti sperimentali che vedono al centro della loro ricerca la blockchain. Nel caso in cui dovessero rivelarsi particolarmente promettenti c’è da essere sicuri che i primi che si convertiranno saranno sicuramente istituti finanziari e di credito.
La tecnologia si basa sulla semplicità, sicurezza e velocità di registrazione delle transazioni, dimostrandosi di grande interesse per il mercato.
Per le aziende si configura come una possibile alternativa ai sistemi di gestione dei dati attualmente utilizzati, ma prima che si verifichi la transizione di massa occorrerà aspettare che si concludano positivamente i primi progetti pilota.
Un’eventuale diffusione della piattaforma blockchain dovrà essere accompagnata da una rivoluzione culturale all’interno delle aziende che permetta di alleggerire i processi e di identificare come significativi unicamente i dati che rappresentano realmente un valore aggiunto.
L’evoluzione economica di questi ultimi anni sta mettendo a dura prova le aziende e, gli imprenditori dovranno dimostrarsi estremamente lungimiranti nel cogliere ogni occasione che il mercato offre per migliorare il proprio business.