L’implementazione delle nuove tecnologie (IoT, IA, …) può comportare la perdita di alcuni posti di lavoro in determinati settori. Questo fenomeno è noto come “disoccupazione tecnologica” o “disoccupazione strutturale”. Vero è che le medesime tecnologie spesso creano anche nuove opportunità lavorative e stimolano la creazione di posti di lavoro in settori emergenti.
L’automatizzazione dei processi può sostituire alcuni lavori che coinvolgono compiti ripetitivi o facilmente automatizzabili. Ad esempio, in alcuni settori manifatturieri, macchine robotiche possono prendere il posto di lavoratori umani nell’esecuzione di compiti specifici.
Con l’evoluzione delle tecnologie, è probabile che alcune mansioni richiedano nuove competenze o una diversa formazione. Pertanto, la formazione e l’aggiornamento delle competenze diventano cruciali per aiutare i lavoratori a trasferirsi verso settori in crescita.
Le nuove tecnologie spesso portano alla creazione di nuovi settori industriali e nuove opportunità lavorative. Ad esempio, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale ha dato origine a un’intera industria di esperti di IA, ingegneri del machine learning, sviluppatori di software specializzati, e così via.
Alcuni lavori richiedono abilità umane uniche, come creatività, empatia, comprensione del contesto e presa di decisioni complesse, che sono difficilmente automatizzabili. Questi ruoli tendono a rimanere richiesti nonostante l’avanzamento tecnologico.
Nel caso in cui queste nuove tecnologie vengano applicate in attività legate alla sostenibilità capita che possano aprire la porta a nuovi posti di lavoro in diversi settori. L’adozione di pratiche sostenibili e l’implementazione di tecnologie eco-friendly stanno diventando sempre più importanti per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico e alla riduzione dell’impatto ambientale.
Ecco alcuni settori nei quali è possibile prevedere la nascita di nuovi posti di lavoro:
Settore delle energie rinnovabili – L’espansione delle energie rinnovabili come l’energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica richiede un numero crescente di professionisti per la progettazione, l’installazione, la manutenzione e la gestione di impianti e infrastrutture.
Edilizia sostenibile – La crescente domanda di edifici e infrastrutture eco-compatibili richiede architetti, ingegneri civili, designer e operai specializzati nel campo della costruzione sostenibile.
Riciclo e gestione dei rifiuti – Il riciclo e la gestione dei rifiuti diventano sempre più cruciali per ridurre l’impatto ambientale. Ciò porta alla creazione di posti di lavoro nella raccolta, nel riciclo e nel trattamento dei rifiuti.
Agricoltura e produzione alimentare sostenibile – La transizione verso pratiche agricole sostenibili e la produzione alimentare responsabile possono creare posti di lavoro nel settore agricolo, nella produzione alimentare e nella distribuzione.
Mobilità sostenibile – L’adozione di mezzi di trasporto più puliti, come veicoli elettrici e sistemi di trasporto pubblico efficienti, può generare opportunità lavorative nella progettazione, produzione e manutenzione di tali tecnologie.
Tecnologie ambientali – Lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie innovative per monitorare e ridurre l’inquinamento, migliorare l’efficienza energetica e conservare le risorse naturali possono portare alla creazione di posti di lavoro nell’ambito della ricerca e dello sviluppo tecnologico.
Parlando in linea generale si riscontra che la transizione verso un’economia più sostenibile richiederà una varietà di competenze e professionisti in diversi settori, offrendo quindi opportunità di lavoro aggiuntive.
Parliamo di nuove figure professionali, legate al mondo della sostenibilità, nel nostro ultimo Magazine in un articolo scritto da Michela D’Amelio che collabora con noi in qualità di Project & Program Manager.
L’implementazione delle nuove tecnologie (IoT, IA, …) può comportare la perdita di alcuni posti di lavoro in determinati settori. Questo fenomeno è noto come “disoccupazione tecnologica” o “disoccupazione strutturale”. Vero è che le medesime tecnologie spesso creano anche nuove opportunità lavorative e stimolano la creazione di posti di lavoro in settori emergenti.
L’automatizzazione dei processi può sostituire alcuni lavori che coinvolgono compiti ripetitivi o facilmente automatizzabili. Ad esempio, in alcuni settori manifatturieri, macchine robotiche possono prendere il posto di lavoratori umani nell’esecuzione di compiti specifici.
Con l’evoluzione delle tecnologie, è probabile che alcune mansioni richiedano nuove competenze o una diversa formazione. Pertanto, la formazione e l’aggiornamento delle competenze diventano cruciali per aiutare i lavoratori a trasferirsi verso settori in crescita.
Le nuove tecnologie spesso portano alla creazione di nuovi settori industriali e nuove opportunità lavorative. Ad esempio, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale ha dato origine a un’intera industria di esperti di IA, ingegneri del machine learning, sviluppatori di software specializzati, e così via.
Alcuni lavori richiedono abilità umane uniche, come creatività, empatia, comprensione del contesto e presa di decisioni complesse, che sono difficilmente automatizzabili. Questi ruoli tendono a rimanere richiesti nonostante l’avanzamento tecnologico.
Nel caso in cui queste nuove tecnologie vengano applicate in attività legate alla sostenibilità capita che possano aprire la porta a nuovi posti di lavoro in diversi settori. L’adozione di pratiche sostenibili e l’implementazione di tecnologie eco-friendly stanno diventando sempre più importanti per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico e alla riduzione dell’impatto ambientale.
Ecco alcuni settori nei quali è possibile prevedere la nascita di nuovi posti di lavoro:
Settore delle energie rinnovabili – L’espansione delle energie rinnovabili come l’energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica richiede un numero crescente di professionisti per la progettazione, l’installazione, la manutenzione e la gestione di impianti e infrastrutture.
Edilizia sostenibile – La crescente domanda di edifici e infrastrutture eco-compatibili richiede architetti, ingegneri civili, designer e operai specializzati nel campo della costruzione sostenibile.
Riciclo e gestione dei rifiuti – Il riciclo e la gestione dei rifiuti diventano sempre più cruciali per ridurre l’impatto ambientale. Ciò porta alla creazione di posti di lavoro nella raccolta, nel riciclo e nel trattamento dei rifiuti.
Agricoltura e produzione alimentare sostenibile – La transizione verso pratiche agricole sostenibili e la produzione alimentare responsabile possono creare posti di lavoro nel settore agricolo, nella produzione alimentare e nella distribuzione.
Mobilità sostenibile – L’adozione di mezzi di trasporto più puliti, come veicoli elettrici e sistemi di trasporto pubblico efficienti, può generare opportunità lavorative nella progettazione, produzione e manutenzione di tali tecnologie.
Tecnologie ambientali – Lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie innovative per monitorare e ridurre l’inquinamento, migliorare l’efficienza energetica e conservare le risorse naturali possono portare alla creazione di posti di lavoro nell’ambito della ricerca e dello sviluppo tecnologico.
Parlando in linea generale si riscontra che la transizione verso un’economia più sostenibile richiederà una varietà di competenze e professionisti in diversi settori, offrendo quindi opportunità di lavoro aggiuntive.
Parliamo di nuove figure professionali, legate al mondo della sostenibilità, nel nostro ultimo Magazine in un articolo scritto da Michela D’Amelio che collabora con noi in qualità di Project & Program Manager.