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Imballaggi e Sostenibilità

By 5 Aprile 2024Aprile 8th, 2024No Comments
imballaggi e sostenibilità

Packaging & Packaging Waste Regulation (PPWR) = un regolamento UE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. Approvato il testo condiviso da Consiglio UE e Parlamento il 4 marzo 2024.

L’obiettivo è quello di rendere gli imballaggi più facili da riutilizzare e riciclare, ridurre gli imballaggi e i rifiuti non necessari e promuovere l’uso di contenuti riciclati. Oltre che di armonizzare il mercato interno regolamentando l’uso del packaging durante il suo intero ciclo di vita, dalla materia prima al fine vita del prodotto.

“È stato un negoziato lungo e durissimo – ha proseguito Patrizia Toia, parlamentare – ma alla fine nell’accordo sul Regolamento imballaggi possiamo onestamente dire di avere raggiunto risultati importanti e utili per il sistema italiano, salvaguardando allo stesso tempo gli obiettivi fondamentali per il mondo dell’economia circolare e del riciclo.”

Alcuni dei punti più interessanti sono:

  • vietare la vendita di borse di plastica molto leggere (sotto i 15 micron), tranne che non siano necessarie per motivi igienici o fornite come imballaggio primario per alimenti sfusi per aiutare a prevenire gli sprechi alimentari
  • escludere dagli obblighi di riuso il cartoncino monouso per cibi e bevande di fast food e take away, il cartone per bevande deperibili come latte, vini e altri alcolici
  • vietare – salvo poche eccezioni – l’utilizzo di imballaggi per ortofrutta (se di capacità inferiore a 1,5Kg)
  • vietare gli imballaggi in miniatura per gli articoli da toilette negli alberghi, bustine per ketchup, salse, zucchero, panna
  • Obbligo “Take-back” per i distributori finali di imballaggi per bevande
  • Regolamentare,
    • l’uso della plastica di origine biologica, proponendo obiettivi e criteri di sostenibilità
    • limitandone fortemente l’utilizzo, l’aggiunta di sostanze chimiche esterne (bisfenolo A, sostanze PFAS) a imballaggi a contatto con gli alimenti
    • logistica e e-commerce inserendo una percentuale massima di spazio vuoto negli imballaggi raggruppati fissata al 50%
  • fissare obiettivi specifici di riduzione dei rifiuti per gli imballaggi in plastica (10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040).
  • obbligo di etichettatura e obbligo di fornitura dei dati, con la messa a disposizione al pubblico di queste informazioni.
  • fissare obiettivi di riuso e di ricarica (definizione di riuso = l’imballaggio deve essere riutilizzabile “più volte”) anche attraverso l’introduzione del deposito couzionato
  • esenzione dagli obiettivi di riutilizzo degli imballaggi che abbiano un tasso di raccolta per il riciclaggio dell’80% (raggiunto, per altro, in Italia)

Con il testo condiviso sono stati salvati:

  • i cartoni per il latte
  • gli imballaggi monouso in plastica compostabile
  • gli imballaggi in plastica per frutta e verdura sotto il chilo e mezzo, se necessari a evitare perdita di peso, acqua e turgore
  • le bottiglie di vino e di altre bevande, deperibili e alcoliche

I previsti passi successivi sono:

  • la discussione del testo con le rappresentative dei Paesi membri, per la votazione il 15 marzo
  • il voto in Parlamento, alla commissione Ambiente, entro marzo e in plenaria entro la fine di aprile.
imballaggi e sostenibilità

Packaging & Packaging Waste Regulation (PPWR) = un regolamento UE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. Approvato il testo condiviso da Consiglio UE e Parlamento il 4 marzo 2024.

L’obiettivo è quello di rendere gli imballaggi più facili da riutilizzare e riciclare, ridurre gli imballaggi e i rifiuti non necessari e promuovere l’uso di contenuti riciclati. Oltre che di armonizzare il mercato interno regolamentando l’uso del packaging durante il suo intero ciclo di vita, dalla materia prima al fine vita del prodotto.

“È stato un negoziato lungo e durissimo – ha proseguito Patrizia Toia, parlamentare – ma alla fine nell’accordo sul Regolamento imballaggi possiamo onestamente dire di avere raggiunto risultati importanti e utili per il sistema italiano, salvaguardando allo stesso tempo gli obiettivi fondamentali per il mondo dell’economia circolare e del riciclo.”

Alcuni dei punti più interessanti sono:

  • vietare la vendita di borse di plastica molto leggere (sotto i 15 micron), tranne che non siano necessarie per motivi igienici o fornite come imballaggio primario per alimenti sfusi per aiutare a prevenire gli sprechi alimentari
  • escludere dagli obblighi di riuso il cartoncino monouso per cibi e bevande di fast food e take away, il cartone per bevande deperibili come latte, vini e altri alcolici
  • vietare – salvo poche eccezioni – l’utilizzo di imballaggi per ortofrutta (se di capacità inferiore a 1,5Kg)
  • vietare gli imballaggi in miniatura per gli articoli da toilette negli alberghi, bustine per ketchup, salse, zucchero, panna
  • Obbligo “Take-back” per i distributori finali di imballaggi per bevande
  • Regolamentare,
    • l’uso della plastica di origine biologica, proponendo obiettivi e criteri di sostenibilità
    • limitandone fortemente l’utilizzo, l’aggiunta di sostanze chimiche esterne (bisfenolo A, sostanze PFAS) a imballaggi a contatto con gli alimenti
    • logistica e e-commerce inserendo una percentuale massima di spazio vuoto negli imballaggi raggruppati fissata al 50%
  • fissare obiettivi specifici di riduzione dei rifiuti per gli imballaggi in plastica (10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040).
  • obbligo di etichettatura e obbligo di fornitura dei dati, con la messa a disposizione al pubblico di queste informazioni.
  • fissare obiettivi di riuso e di ricarica (definizione di riuso = l’imballaggio deve essere riutilizzabile “più volte”) anche attraverso l’introduzione del deposito couzionato
  • esenzione dagli obiettivi di riutilizzo degli imballaggi che abbiano un tasso di raccolta per il riciclaggio dell’80% (raggiunto, per altro, in Italia)

Con il testo condiviso sono stati salvati:

  • i cartoni per il latte
  • gli imballaggi monouso in plastica compostabile
  • gli imballaggi in plastica per frutta e verdura sotto il chilo e mezzo, se necessari a evitare perdita di peso, acqua e turgore
  • le bottiglie di vino e di altre bevande, deperibili e alcoliche

I previsti passi successivi sono:

  • la discussione del testo con le rappresentative dei Paesi membri, per la votazione il 15 marzo
  • il voto in Parlamento, alla commissione Ambiente, entro marzo e in plenaria entro la fine di aprile.