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Carbon Farming

By 19 Gennaio 2024Gennaio 25th, 2024No Comments
carbon farming

Workshop: Un piano d’azione per l’agricoltura del carbonio in Europa

Dicembre ha visto la partecipazione entusiasta di Consulenza e Risorse al Workshop A roadmap for carbon farming (CF) in Europe, un evento organizzato nell’ambito del progetto Road4Schemes di EJP SOIL, iniziato nel 2021.
Questo progetto ambizioso coinvolge istituzioni e centri di ricerca di vari Paesi europei, tra cui Danimarca, Olanda, Belgio, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca e Turchia, con l’obiettivo di delineare sistemi pratici ed accettati per l’agricoltura del carbonio.

Cos’è il Carbon Farming

La Commissione Europea definisce l’agricoltura del carbonio “Un modello di business verde che premia i gestori dei terreni per l’adozione di pratiche di gestione del territorio migliorate, con il risultato di aumentare il sequestro di carbonio nella biomassa vivente, nella materia organica morta e nei terreni, migliorando la cattura del carbonio e/o riducendo il rilascio di carbonio nell’atmosfera”.
Queste pratiche aumentano il sequestro di carbonio nella biomassa vivente, nella materia organica morta e nei terreni, migliorando la cattura del carbonio e riducendo il rilascio nell’atmosfera.

La strategia per il suolo dell’Unione Europea del 2021 prevede una riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030, un focus crescente sui suoli organici e minerali, e l’obiettivo di neutralità climatica nel settore del suolo entro il 2035. Si prevede anche il ripristino del 30% delle torbiere entro il 2030 e del 70% entro il 2050.

Trasformare il Terreno

Nel vasto palcoscenico dell’agricoltura europea, dove il suolo diventa protagonista e alleato nella lotta contro i cambiamenti climatici, emergono pratiche innovative che plasmano il futuro dell’agricoltura del carbonio. L’Afforestazione, la gestione attenta della terra con pratiche come l’agricoltura conservativa e le colture intercalari, il rispetto delle torbiere tramite riumidificazione e paludicoltura, e l’introduzione di sistemi agroforestali rappresentano la nuova frontiera dell’agricoltura sostenibile.

156 Schemi di Carbon Farming: un labirinto di scelte

Nel variegato paesaggio degli schemi di carbon farming, troviamo contratti volontari, veri e propri patti tra agricoltori e il pianeta, in cui l’impegno a implementare pratiche sostenibili è ricompensato con pagamenti sotto diverse forme.
L’Agricoltura del Carbonio basata sulle attività offre pagamenti per l’adozione di misure stabilite, mentre quella basata sui risultati collega direttamente il compenso alla riduzione effettiva delle emissioni di gas serra e allo stoccaggio del carbonio nel suolo.

Finanziare il Futuro del Carbon Farming: un Puzzle di Opzioni

L’attuale scenario dell’agricoltura del carbonio in Europa si districa tra una selezione accurata dei 43 schemi di carbon farming più promettenti.
Passando attraverso interviste e discussioni con gli agricoltori, si giunge a una valutazione che traccia la mappa della qualità degli schemi n grado di delineare una preziosa guida per il futuro delle coltivazioni.

Nel primo inventario sono state raccolte informazioni interessanti.
In Europa stanno emergendo numerose start-up e progetti pilota, sprigionando un’energia tra gli stakeholder che alimenta la crescita della carbon farming.
Nonostante l’entusiasmo, molte informazioni cruciali sono pero’ ancora inesplorate, creando ancora un alone di mistero attorno all’impatto del sequestro di carbonio e all’attrattiva che questi schemi offrono agli agricoltori.
E’ tuttavia forte voglia di cambiamento e innovazione, gli schemi stanno evolvendo a velocità elevata, con una bella sinergia tra le parti coinvolte in grado di far decollare l’agricoltura del carbonio.

Attuale Scenario dell’Agricoltura del Carbonio in Europa: Alla Ricerca di Soluzioni Innovative

Attualmente stiamo assistendo a un’efficacia ambientale che si combina con una riduzione della vulnerabilità alle critiche di greenwashing.
Gli agricoltori godono di una maggiore flessibilità, consentendo loro di plasmare il proprio futuro in modo più sostenibile.
Tuttavia, tra i segnali positivi del progresso, emergono alcune questioni da considerare: un programma “puro” di carbon farming basato sui risultati potrebbe risultare un miraggio, mentre misurare i risultati si rivela un’impresa costosa.
Ad oggi, gli schemi di carbon farming rimangono volontari, trasferendo in parte il rischio sugli agricoltori.

Compromessi cruciali

L’equilibrio tra guadagni in efficacia rispetto ai costi di Misurazione, Reporting e Verifica (MRV) è una sfida, poiché l’incertezza si scontra con la certezza del reddito per gli agricoltori.
Sebbene gli schemi più rischiosi possano promettere ricompense maggiori, il basso rischio di adozione potrebbe mettere a repentaglio il successo complessivo del carbon farming.

Tra gli schemi, spunta una nota di innovazione: gli schemi ibridi, un mix affascinante di pagamenti simili a quelli basati sulle attività, ma con uno sconto sull’incertezza, per un’esperienza di carbon farming più raffinata.

Gli agricoltori, possono decidere di abbracciare o meno questo cambiamento. Se si uniscono al regime, hanno la libertà di scegliere tra pagamenti basati sui risultati, sulle rimozioni di carbonio misurate ex-post o ibridi, che offrono una prospettiva di sequestro aggiuntivo di carbonio con uno sconto.
Questo cambiamento si manifesta nell’approccio dei coltivatori al rischio. Mentre i regimi basati sui risultati trasferiscono rischi, gli alti pagamenti per le basse emissioni di carbonio possono diventare un’ancora per l’adozione, nonostante le incertezze…

…Ed ecco che ci immergiamo nell’analisi degli aspetti sociali e socioeconomici:

Una comprensione più approfondita delle pratiche di gestione del carbonio emerge dalle interviste e dai workshop con agricoltori, ricercatori e altri partner.
Sebbene ci sia un forte interesse nell’adozione delle pratiche di carbon farming, sorgono dibattiti sulla preferenza per i programmi basati sui risultati, con alcuni agricoltori entusiasti dei pagamenti più elevati e altri preoccupati per le competenze e le incertezze nel monitoraggio.

Gli esperti di Misurazione, Reporting e Verifica (MRV) sollevano pero’ un’importante questione: molte misure di carbon farming non sono pienamente integrate nei report nazionali sulle emissioni di gas serra, presentando sfide per il raggiungimento degli obiettivi climatici ambiziosi.
I finanziamenti possono essere basati sull’azione o sui risultati.
Mentre gli agricoltori potrebbero preferire programmi basati sull’azione, la politica si orienta anche verso quelli basati sui risultati.

Policy brief: due punti chiave

Ebbene sì, l’Unione Europea punta tutto su un obiettivo davvero ambizioso: liberarsi di nientemeno che 310 milioni di tonnellate di CO2eq entro il 2030.
E non è finita qui, stanno lavorando duramente per creare una sorta di manuale unificato per i risultati del carbon scheme.
Insomma, stanno spianando la strada per un sistema di certificazione chiaro e ben regolamentato!

Proposta per una roadmap

La proposta di una roadmap si profila come il prologo di una storia comune, un viaggio collettivo per definire linee guida, svelare la diversità degli schemi, e creare un albero decisionale per tracciare il percorso migliore.
Mentre l’Europa lavora su una sola metodologia per i risultati, si prospetta un futuro in cui il finanziamento dell’agricoltura del carbonio si potrebbe diramare attraverso pagamenti diretti, filiere aziendali e mercati volontari del carbonio.

In questo affascinante romanzo di transizione verso un’agricoltura più sostenibile, le sfide si intrecciano con le opportunità, gli agricoltori con i policymaker, plasmando un capitolo decisivo nella storia della lotta contro i cambiamenti climatici. The best is yet to come..

carbon farming

Workshop: Un piano d’azione per l’agricoltura del carbonio in Europa

Dicembre ha visto la partecipazione entusiasta di Consulenza e Risorse al Workshop A roadmap for carbon farming (CF) in Europe, un evento organizzato nell’ambito del progetto Road4Schemes di EJP SOIL, iniziato nel 2021.
Questo progetto ambizioso coinvolge istituzioni e centri di ricerca di vari Paesi europei, tra cui Danimarca, Olanda, Belgio, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca e Turchia, con l’obiettivo di delineare sistemi pratici ed accettati per l’agricoltura del carbonio.

Cos’è il Carbon Farming

La Commissione Europea definisce l’agricoltura del carbonio “Un modello di business verde che premia i gestori dei terreni per l’adozione di pratiche di gestione del territorio migliorate, con il risultato di aumentare il sequestro di carbonio nella biomassa vivente, nella materia organica morta e nei terreni, migliorando la cattura del carbonio e/o riducendo il rilascio di carbonio nell’atmosfera”.
Queste pratiche aumentano il sequestro di carbonio nella biomassa vivente, nella materia organica morta e nei terreni, migliorando la cattura del carbonio e riducendo il rilascio nell’atmosfera.

La strategia per il suolo dell’Unione Europea del 2021 prevede una riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030, un focus crescente sui suoli organici e minerali, e l’obiettivo di neutralità climatica nel settore del suolo entro il 2035. Si prevede anche il ripristino del 30% delle torbiere entro il 2030 e del 70% entro il 2050.

Trasformare il Terreno

Nel vasto palcoscenico dell’agricoltura europea, dove il suolo diventa protagonista e alleato nella lotta contro i cambiamenti climatici, emergono pratiche innovative che plasmano il futuro dell’agricoltura del carbonio. L’Afforestazione, la gestione attenta della terra con pratiche come l’agricoltura conservativa e le colture intercalari, il rispetto delle torbiere tramite riumidificazione e paludicoltura, e l’introduzione di sistemi agroforestali rappresentano la nuova frontiera dell’agricoltura sostenibile.

156 Schemi di Carbon Farming: un labirinto di scelte

Nel variegato paesaggio degli schemi di carbon farming, troviamo contratti volontari, veri e propri patti tra agricoltori e il pianeta, in cui l’impegno a implementare pratiche sostenibili è ricompensato con pagamenti sotto diverse forme.
L’Agricoltura del Carbonio basata sulle attività offre pagamenti per l’adozione di misure stabilite, mentre quella basata sui risultati collega direttamente il compenso alla riduzione effettiva delle emissioni di gas serra e allo stoccaggio del carbonio nel suolo.

Finanziare il Futuro del Carbon Farming: un Puzzle di Opzioni

L’attuale scenario dell’agricoltura del carbonio in Europa si districa tra una selezione accurata dei 43 schemi di carbon farming più promettenti.
Passando attraverso interviste e discussioni con gli agricoltori, si giunge a una valutazione che traccia la mappa della qualità degli schemi n grado di delineare una preziosa guida per il futuro delle coltivazioni.

Nel primo inventario sono state raccolte informazioni interessanti.
In Europa stanno emergendo numerose start-up e progetti pilota, sprigionando un’energia tra gli stakeholder che alimenta la crescita della carbon farming.
Nonostante l’entusiasmo, molte informazioni cruciali sono pero’ ancora inesplorate, creando ancora un alone di mistero attorno all’impatto del sequestro di carbonio e all’attrattiva che questi schemi offrono agli agricoltori.
E’ tuttavia forte voglia di cambiamento e innovazione, gli schemi stanno evolvendo a velocità elevata, con una bella sinergia tra le parti coinvolte in grado di far decollare l’agricoltura del carbonio.

Attuale Scenario dell’Agricoltura del Carbonio in Europa: Alla Ricerca di Soluzioni Innovative

Attualmente stiamo assistendo a un’efficacia ambientale che si combina con una riduzione della vulnerabilità alle critiche di greenwashing.
Gli agricoltori godono di una maggiore flessibilità, consentendo loro di plasmare il proprio futuro in modo più sostenibile.
Tuttavia, tra i segnali positivi del progresso, emergono alcune questioni da considerare: un programma “puro” di carbon farming basato sui risultati potrebbe risultare un miraggio, mentre misurare i risultati si rivela un’impresa costosa.
Ad oggi, gli schemi di carbon farming rimangono volontari, trasferendo in parte il rischio sugli agricoltori.

Compromessi cruciali

L’equilibrio tra guadagni in efficacia rispetto ai costi di Misurazione, Reporting e Verifica (MRV) è una sfida, poiché l’incertezza si scontra con la certezza del reddito per gli agricoltori.
Sebbene gli schemi più rischiosi possano promettere ricompense maggiori, il basso rischio di adozione potrebbe mettere a repentaglio il successo complessivo del carbon farming.

Tra gli schemi, spunta una nota di innovazione: gli schemi ibridi, un mix affascinante di pagamenti simili a quelli basati sulle attività, ma con uno sconto sull’incertezza, per un’esperienza di carbon farming più raffinata.

Gli agricoltori, possono decidere di abbracciare o meno questo cambiamento. Se si uniscono al regime, hanno la libertà di scegliere tra pagamenti basati sui risultati, sulle rimozioni di carbonio misurate ex-post o ibridi, che offrono una prospettiva di sequestro aggiuntivo di carbonio con uno sconto.
Questo cambiamento si manifesta nell’approccio dei coltivatori al rischio. Mentre i regimi basati sui risultati trasferiscono rischi, gli alti pagamenti per le basse emissioni di carbonio possono diventare un’ancora per l’adozione, nonostante le incertezze…

..Ed ecco che ci immergiamo nell’analisi degli aspetti sociali e socioeconomici:

Una comprensione più approfondita delle pratiche di gestione del carbonio emerge dalle interviste e dai workshop con agricoltori, ricercatori e altri partner.
Sebbene ci sia un forte interesse nell’adozione delle pratiche di carbon farming, sorgono dibattiti sulla preferenza per i programmi basati sui risultati, con alcuni agricoltori entusiasti dei pagamenti più elevati e altri preoccupati per le competenze e le incertezze nel monitoraggio.

Gli esperti di Misurazione, Reporting e Verifica (MRV) sollevano pero’ un’importante questione: molte misure di carbon farming non sono pienamente integrate nei report nazionali sulle emissioni di gas serra, presentando sfide per il raggiungimento degli obiettivi climatici ambiziosi.
I finanziamenti possono essere basati sull’azione o sui risultati.
Mentre gli agricoltori potrebbero preferire programmi basati sull’azione, la politica si orienta anche verso quelli basati sui risultati.

Policy brief: due punti chiave

Ebbene sì, l’Unione Europea punta tutto su un obiettivo davvero ambizioso: liberarsi di nientemeno che 310 milioni di tonnellate di CO2eq entro il 2030.
E non è finita qui, stanno lavorando duramente per creare una sorta di manuale unificato per i risultati del carbon scheme.
Insomma, stanno spianando la strada per un sistema di certificazione chiaro e ben regolamentato!

Proposta per una roadmap

La proposta di una roadmap si profila come il prologo di una storia comune, un viaggio collettivo per definire linee guida, svelare la diversità degli schemi, e creare un albero decisionale per tracciare il percorso migliore.
Mentre l’Europa lavora su una sola metodologia per i risultati, si prospetta un futuro in cui il finanziamento dell’agricoltura del carbonio si potrebbe diramare attraverso pagamenti diretti, filiere aziendali e mercati volontari del carbonio.

In questo affascinante romanzo di transizione verso un’agricoltura più sostenibile, le sfide si intrecciano con le opportunità, gli agricoltori con i policymaker, plasmando un capitolo decisivo nella storia della lotta contro i cambiamenti climatici. The best is yet to come..