Skip to main content
IstituzionaliNews

Agenda 2030 – Obiettivo 5 – PARITA’ DI GENERE

By 2 Ottobre 2023Ottobre 5th, 2023No Comments
parità di genere

Ancora troppe sono le differenze presenti nel mondo del lavoro tra i generi e ancora molte sono le difficoltà che il sesso femminile deve affrontare per pensare di avere una carriera lavorativa paritetica a quella offerta al genere maschile.

A nostro avviso il solo doversi strutturare per normare un tema, quale è la parità di genere, nel quale l’unica cosa importante dovrebbe essere la valorizzazione del singolo individuo (ciascuno con le sue peculiarità e capacità, con i suoi punti di valore e di debolezza) a prescindere dal sesso di appartenenza o all’etnia, dimostra quanto la società sia ancora ben lontana dall’essere una società sviluppata e preparata a un benessere derivante dal potenziamento e dallo sviluppo delle diversità di ognuno, diversità che costituiscono un valore aggiunto per tutti e dalle quali tutti posso trarre motivo di accrescimento.

Considerata la triste necessità di regolamentarsi, scopo dell’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 è quello di eliminare le disparità di genere (non solo nel mondo del lavoro) attraverso l’attuazione di tutta una serie di azioni volte a

  • scolarizzare per dare consapevolezza,
  • eliminare forme di discriminazione nei confronti di donne e ragazze,
  • dare valore al lavoro domestico,
  • garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership,
  • eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine
  • eliminare ogni pratica abusiva come il matrimonio combinato
  • dare alle donne uguali diritti di accesso alle risorse economiche
  • promuovere la parità di genere e l’emancipazione di tutte le donne e bambine.

Negli ultimi anni molte sono i progressi fatti ma siamo ancora lontani dalla cosiddetta parità. Sono state emesse norme sulla parità di trattamento e ci sono stati provvedimenti specifici per la promozione della condizione femminile. Si è visto un incremento del numero di donne impiegate nel mercato del lavoro e sono stati fatti progressi in termini di accessibilità all’istruzione e alla formazione. Nonostante questo si continuano a vedere, ponendo l’accento sul mondo del lavoro, realtà in settori scarsamente retribuiti dove le donne sono sovrarappresentate e, per contro, settori di lavoro altamente retribuiti e/o posizioni di responsabilità decisionali nei quali le donne sono sottorappresentate.

Ci si sta muovendo molto a livello politico ma anche le aziende sono tenute a fare ciascuna la propria parte. Sono sempre di più le aziende dotate di codice etico ma, nel prossimo futuro, la corporate gender equality potrebbe non essere più considerata una scelta etica aziendale ma un vero e proprio obbligo di adempimento al quale tutte le imprese dovranno adeguarsi per non incorrere nel rischio di compliance normativa (non conformità). L’ottenimento della certificazione di parità di genere, seppur oggi ancora a discrezione aziendale, rappresenta, per l’azienda che decide di intraprendere questa strada, un ulteriore passo avanti verso il bilancio di sostenibilità e i benefici riscontrabili sono i soliti derivanti dalla realizzazione di progetti di sostenibilità tra cui aumento della brand reputation, aumento dell’attrattività personale qualificato, miglioramento del clima aziendale.

L’ottenimento della certificazione è l’obiettivo finale da raggiungere ed è necessario, per ciascuna azienda, analizzare la situazione di partenza, predisporre la strada da percorrere ed attuare le azioni che, insieme al consulente, si sono individuate. Consulenza e Risorse, grazie alla presenza nel proprio network di partner qualificati, è in grado di affiancare l’imprenditore in tutti il percorso verso la certificazione. Nella TIP dedicata alcuni approfondimenti. Chiamaci per strutturare insieme il TUO percorso.

parità di genere

Ancora troppe sono le differenze presenti nel mondo del lavoro tra i generi e ancora molte sono le difficoltà che il sesso femminile deve affrontare per pensare di avere una carriera lavorativa paritetica a quella offerta al genere maschile.

A nostro avviso il solo doversi strutturare per normare un tema, quale è la parità di genere, nel quale l’unica cosa importante dovrebbe essere la valorizzazione del singolo individuo (ciascuno con le sue peculiarità e capacità, con i suoi punti di valore e di debolezza) a prescindere dal sesso di appartenenza o all’etnia, dimostra quanto la società sia ancora ben lontana dall’essere una società sviluppata e preparata a un benessere derivante dal potenziamento e dallo sviluppo delle diversità di ognuno, diversità che costituiscono un valore aggiunto per tutti e dalle quali tutti posso trarre motivo di accrescimento.

Considerata la triste necessità di regolamentarsi, scopo dell’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 è quello di eliminare le disparità di genere (non solo nel mondo del lavoro) attraverso l’attuazione di tutta una serie di azioni volte a

  • scolarizzare per dare consapevolezza,
  • eliminare forme di discriminazione nei confronti di donne e ragazze,
  • dare valore al lavoro domestico,
  • garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership,
  • eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine
  • eliminare ogni pratica abusiva come il matrimonio combinato
  • dare alle donne uguali diritti di accesso alle risorse economiche
  • promuovere la parità di genere e l’emancipazione di tutte le donne e bambine.

Negli ultimi anni molte sono i progressi fatti ma siamo ancora lontani dalla cosiddetta parità. Sono state emesse norme sulla parità di trattamento e ci sono stati provvedimenti specifici per la promozione della condizione femminile. Si è visto un incremento del numero di donne impiegate nel mercato del lavoro e sono stati fatti progressi in termini di accessibilità all’istruzione e alla formazione. Nonostante questo si continuano a vedere, ponendo l’accento sul mondo del lavoro, realtà in settori scarsamente retribuiti dove le donne sono sovrarappresentate e, per contro, settori di lavoro altamente retribuiti e/o posizioni di responsabilità decisionali nei quali le donne sono sottorappresentate.

Ci si sta muovendo molto a livello politico ma anche le aziende sono tenute a fare ciascuna la propria parte. Sono sempre di più le aziende dotate di codice etico ma, nel prossimo futuro, la corporate gender equality potrebbe non essere più considerata una scelta etica aziendale ma un vero e proprio obbligo di adempimento al quale tutte le imprese dovranno adeguarsi per non incorrere nel rischio di compliance normativa (non conformità). L’ottenimento della certificazione di parità di genere, seppur oggi ancora a discrezione aziendale, rappresenta, per l’azienda che decide di intraprendere questa strada, un ulteriore passo avanti verso il bilancio di sostenibilità e i benefici riscontrabili sono i soliti derivanti dalla realizzazione di progetti di sostenibilità tra cui aumento della brand reputation, aumento dell’attrattività personale qualificato, miglioramento del clima aziendale.

L’ottenimento della certificazione è l’obiettivo finale da raggiungere ed è necessario, per ciascuna azienda, analizzare la situazione di partenza, predisporre la strada da percorrere ed attuare le azioni che, insieme al consulente, si sono individuate. Consulenza e Risorse, grazie alla presenza nel proprio network di partner qualificati, è in grado di affiancare l’imprenditore in tutti il percorso verso la certificazione. Nella TIP dedicata alcuni approfondimenti. Chiamaci per strutturare insieme il TUO percorso.