Nel 1900 eravamo, nel mondo, 1,6 miliardi di persone.
Il 1950 ci ha visti crescere a 2,5 miliardi.
Nel 2020 abbiamo raggiunto i 6 miliardi e nel 2023 siamo diventati 8 miliardi.
In poco più di cento anni siamo cresciuti quintuplicando il numero iniziale.
Una crescita veloce e preoccupante dal punto di vista del consumo delle risorse.
Fortunatamente la crescita demografica ha subito, nel tempo, un considerevole rallentamento ma le previsioni sono di una continua lenta crescita fino ad arrivare, nel 2050, ad uno 0,5% annuo.
Queste previsioni ci porteranno a un numero vicino ai 10 miliardi di persone che abiteranno il Pianeta. Chiaramente questi sono dati previsionali i cui numerosi fattori, tra cui il tasso di fecondità e l’indice di mortalità, possono subire costantemente variazioni modificando le previsioni.
Pensando in ottica sostenibilità la situazione del consumo delle risorse è già grave.
Nel 2024 la Terra ha raggiunto l’Overshoot Day il 1 agosto 2024, vale a dire che in soli 7 mesi la popolazione mondiale ha consumato tutto ciò che la Terra rigenera in 12 mesi.
Cosa può succedere in prospettiva?
Il continuo aumento della popolazione unita agli eventi climatici estremi dove ci porteranno?
Inondazioni, siccità, cambiamenti repentini delle temperature…tutte situazioni, ma non tutte, derivanti dal cambiamento climatico e tutte una minaccia in termini di produzione delle colture che vedranno forti riduzioni se non totali perdite.
Quindi siamo sempre di più ma la Terra, a causa del nostro agire, riesce a produrre sempre meno.
Non una situazione felice a quanto pare.
Quello che sicuramente è prevedibile è un forte aumento dei prezzi dato dalla riduzione del quantitativo disponibile e, in seguito a ciò, un incremento delle disuguaglianze sociali e l’aumento del divario tra chi può e chi non può comprare.
Aumenterà quindi quella fascia di popolazione che ha necessità di un aiuto sociale per poter sopravvivere e sarà quindi necessario che i Governi si organizzino e si adoperino in tal senso se non vogliono andare incontro a problematiche sociali più gravi, legate alla povertà e alla disperazione.
Sembra uno scenario apocalittico ma aprire gli occhi oggi consente di prepararsi, di organizzarsi e di strutturare tutta una serie di servizi che saranno fondamentali per non dover affrontare il peggio.
Fare oggi per vivere bene domani.
Le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale, le nuovi fonti di energia, i nuovi materiali…tutto, ma non solo questo, può servire a costruire nuovi percorsi, nuove strategie, nuovi modi di gestire situazioni “vecchie” e i nuovi modi saranno fondamentali per individuare, ad esempio, colture che potranno resistere a situazioni estreme oppure modalità di gestione delle acque per superare periodi di siccità.
Cambiare oggi è di estrema importanza per esserci domani.
E tu?
Hai già individuato quali sono i cambiamenti che potranno farti crescere domani?
Nel 1900 eravamo, nel mondo, 1,6 miliardi di persone.
Il 1950 ci ha visti crescere a 2,5 miliardi.
Nel 2020 abbiamo raggiunto i 6 miliardi e nel 2023 siamo diventati 8 miliardi.
In poco più di cento anni siamo cresciuti quintuplicando il numero iniziale.
Una crescita veloce e preoccupante dal punto di vista del consumo delle risorse.
Fortunatamente la crescita demografica ha subito, nel tempo, un considerevole rallentamento ma le previsioni sono di una continua lenta crescita fino ad arrivare, nel 2050, ad uno 0,5% annuo.
Queste previsioni ci porteranno a un numero vicino ai 10 miliardi di persone che abiteranno il Pianeta. Chiaramente questi sono dati previsionali i cui numerosi fattori, tra cui il tasso di fecondità e l’indice di mortalità, possono subire costantemente variazioni modificando le previsioni.
Pensando in ottica sostenibilità la situazione è già grave adesso.
Nel 2024 la Terra ha raggiunto l’Overshoot Day il 1 agosto 2024, vale a dire che in soli 7 mesi la popolazione mondiale ha consumato tutto ciò che la Terra rigenera in 12 mesi.
Cosa può succedere in prospettiva?
Il continuo aumento della popolazione unita agli eventi climatici estremi dove ci porteranno?
Inondazioni, siccità, cambiamenti repentini delle temperature…tutte situazioni, ma non tutte, derivanti dal cambiamento climatico e tutte una minaccia in termini di produzione delle colture che vedranno forti riduzioni se non totali perdite.
Quindi siamo sempre di più ma la Terra, a causa del nostro agire, riesce a produrre sempre meno.
Non una situazione felice a quanto pare.
Quello che sicuramente è prevedibile è un forte aumento dei prezzi dato dalla riduzione del quantitativo disponibile e, in seguito a ciò, un incremento delle disuguaglianze sociali e l’aumento del divario tra chi può e chi non può comprare.
Aumenterà quindi quella fascia di popolazione che ha necessità di un aiuto sociale per poter sopravvivere e sarà quindi necessario che i Governi si organizzino e si adoperino in tal senso se non vogliono andare incontro a problematiche sociali più gravi, legate alla povertà e alla disperazione.
Sembra uno scenario apocalittico ma aprire gli occhi oggi consente di prepararsi, di organizzarsi e di strutturare tutta una serie di servizi che saranno fondamentali per non dover affrontare il peggio.
Fare oggi per vivere bene domani.
Le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale, le nuovi fonti di energia, i nuovi materiali…tutto, ma non solo questo, può servire a costruire nuovi percorsi, nuove strategie, nuovi modi di gestire situazioni “vecchie” e i nuovi modi saranno fondamentali per individuare, ad esempio, colture che potranno resistere a situazioni estreme oppure modalità di gestione delle acque per superare periodi di siccità.
Cambiare oggi è di estrema importanza per esserci domani.
E tu?
Hai già individuato quali sono i cambiamenti che potranno farti crescere domani?