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Superbonus e contributi a fondo perduto per le imprese del turismo: di cosa si tratta e come richiederli

By 9 Novembre 2021Marzo 20th, 2023No Comments
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È indubbio che il settore del Turismo in Italia sia uno dei principali alimentatori del PIL nazionale.

Il bilancio complessivo del fatturato generato dal turismo nel secondo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019 segna un -49,5%.

Tutto cambia, ovviamente, se confrontato con i numeri del 2020. Il 2021 in questo caso evidenzia un incremento delle presenze turistiche del +238%

In termini di valori economici parliamo di 67,6 mld di euro generati come PIL nel corso del 2021 (manca la stagione invernale). Ben 64 mld in meno del 2019. (fonte Istat)

Proprio per permettere una ripresa con decollo verticale del settore, il PNRR prevede una dotazione pari a 6,68 mld di euro attraverso la Missione 1 Componente M1C3.

Con l’ultimo Decreto varato dal Consiglio dei Ministri il 27 ottobre 2021 sono stati deliberati ulteriori 8 obiettivi rispetto ai 51 che devono essere raggiunti entro il 31 dicembre 2021.

In particolar modo la Componente M1C3 quella dedicata al Turismo e Cultura 4.0 ha attivato le risorse per:

  1. Fondo Ripresa e Resilienza Italia (M1C3-22): finanziamento di progetti di turismo sostenibile
    Il fondo è necessario per consentire il finanziamento di progetti di turismo sostenibile: l’ammodernamento delle strutture ricettive, interventi per la montagna, sviluppo di nuovi itinerari turistici.
  2. Garanzie per il finanziamento nel settore turistico (M1C3-24): sezione speciale turismo nel fondo di garanzia per le PMI
    La disposizione prevede la creazione di una “sezione speciale turismo” nell’ambito del fondo di garanzia per le PMI per sostenere il tessuto imprenditoriale e sviluppare nuove professionalità.
  3. Crediti di imposta per le imprese turistiche e la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e i tour operator (M1C3-26)
    La norma prevede un credito di imposta nella misura dell’80% per l’incremento dell’efficienza energetica e la riqualificazione antisismica, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione delle piscine termali e la digitalizzazione delle strutture turistiche, delle agenzie di viaggio e dei tour operator. Sono previsti anche contributi a fondo perduto fino a 40mila euro.
  4. Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese (M1C3-25)
    Con questo fondo si consente la concessione di contributi diretti per interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale.

Ma in pratica di cosa si tratta? Quali agevolazioni sono state attivate?

Si potrà contare su 2,4 miliardi di euro (spalmati in 5 anni), che con un effetto-leva finanziario potranno generare risorse per 6,9 miliardi.

Credito d’Imposta 80% per Alberghi e Strutture Ricettive

La parte più consistente delle risorse è riservata al credito d’imposta nella misura dell’80%.

Si potrà utilizzare in compensazione o cedibile per le spese sostenute per migliorare le strutture ricettive, con interventi che vanno dall’efficientamento energetico all’eliminazione delle barriere architettoniche, dall’illuminazione agli arredi.

Contributi a Fondo Perduto (in aggiunta al credito di imposta)

È previsto un contributo a fondo perduto massimo di 40mila euro.

  1. È cumulabile al Credito di Imposta Alberghi.
  2. Si sommano ulteriori 30mila euro se almeno il 15% dell’intervento prevede innovazione e digitalizzazione in chiave tecnologica delle strutture.
  3. Ulteriori 20mila euro per le imprese femminili o gestite da giovani tra i 18 anni e 35 anni.
  4. Ulteriori 10mila euro se le imprese sono dislocate nel Mezzogiorno.

In conclusione il limite massimo del fondo perduto, erogato a lavori conclusi o con un anticipo del 30% in caso di fideiussione bancaria è pari a 100mila euro (40.000+30+20+10 a seconda delle variabili sopra trascritte) e comunque non oltre il 50% dei costi sostenuti per l’intervento.

Credito d’imposta e Contributo a fondo perduto per quali strutture?

I due strumenti uniti, rappresentano le fondamenta più importanti su cui verte il rilancio del sistema turismo. Saranno interessati gli alberghi, gli agriturismi, le strutture ricettive all’aria aperta e per le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e i parchi tematici.

Per il superbonus e i contributi a fondo perduto il decreto PNRR mette a disposizione 500 milioni di euro – di cui 100 milioni per il 2022, 180 per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 milioni per il 2025 – a valere sulla misura 4.2 della terza componente nella Missione 1 del Recovery Plan.

Ma quali spese potranno accedere alle agevolazioni?

Per entrambi gli strumenti, le spese ammissibili saranno:  

  1. Incremento dell’efficienza energetica e riqualificazione antisismica
  2. Eliminazione delle barriere architettoniche
  3. Manutenzione straordinaria
  4. Restauro e risanamento conservativo
  5. Ristrutturazione edilizia
  6. Realizzazione di piscine termali e relative attrezzature e apparecchiature
  7. Digitalizzazione
  8. Progettazione

A condizione che almeno il 50% dei costi sia dedicato alla riqualificazione energetica.

I destinatari potrebbero anche beneficiare del finanziamento a tasso agevolato a valere sul Fondo nazionale per l’efficienza energetica, previsto dal decreto legislativo n. 102 del 4 luglio 2014 ed inserito nella Legge di Bilancio 2018, per sostenere le spese sopra citate.

C’è altro per il comparto del Turismo? Sì

Viene istituita una “sezione speciale” nel Fondo di garanzia per le PMI.

Andrà a sostenere la competitività del tessuto imprenditoriale già esistente e la nascita di una nuova imprenditorialità, in favore di giovani e donne che intendano realizzare progetti sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità ambientale.

Verrà attivato un Fondo con la partecipazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e della Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Le azioni del Fondo saranno volte all’ammodernamento delle strutture ricettive, a interventi per la montagna, al sostegno delle imprese della mobilità sostenibile e allo sviluppo di nuovi itinerari turistici.

L’ultimo tassello nel testo del decreto vale 98 milioni di euro e consiste nell’assegnazione di contributi per sostenere la digitalizzazione del servizio e dell’offerta turistica.

Per questo si prevede un credito d’imposta pari al 50% dei costi sostenuti da tour operator e agenzie di viaggi per la transizione digitale dei servizi, nel limite di 25mila euro di spesa, dai portali web all’automazione per prenotazioni e vendita di alloggi e pernottamenti.

Alle misure approvate con il decreto per accelerare il PNRR, si aggiunge un’azione che verrà approvata con un futuro atto amministrativo. Si tratta dello stanziamento di 150 milioni per l’istituzione del Fondo nazionale per il Turismo, gestito con CDP, per rafforzare strutture ricettive e valorizzare asset immobiliari.

Come accedere alle agevolazioni con CeR

Consulenza e Risorse ha costituito il Gruppo di lavoro “Turn Key”  (chiavi in mano) per espletare tutte le attività.

Dalla progettazione al reperimento della finanza, dai dossieraggi fiscali alla individuazione degli Enti preposti alla cessione del credito, tutto è gestito da Consulenza e Risorse e dal suo Gruppo di Lavoro dedicato al Turismo.

Per noi l’imprenditore deve potersi concentrare sul fare il suo mestiere e affidarsi a chi ha le giuste skills per poterlo affiancare in un momento di rilancio come quello che stiamo vivendo.

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È indubbio che il settore del Turismo in Italia sia uno dei principali alimentatori del PIL nazionale.

Il bilancio complessivo del fatturato generato dal turismo nel secondo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019 segna un -49,5%.

Tutto cambia, ovviamente, se confrontato con i numeri del 2020. Il 2021 in questo caso evidenzia un incremento delle presenze turistiche del +238%

In termini di valori economici parliamo di 67,6 mld di euro generati come PIL nel corso del 2021 (manca la stagione invernale). Ben 64 mld in meno del 2019. (fonte Istat)

Proprio per permettere una ripresa con decollo verticale del settore, il PNRR prevede una dotazione pari a 6,68 mld di euro attraverso la Missione 1 Componente M1C3.

Con l’ultimo Decreto varato dal Consiglio dei Ministri il 27 ottobre 2021 sono stati deliberati ulteriori 8 obiettivi rispetto ai 51 che devono essere raggiunti entro il 31 dicembre 2021.

In particolar modo la Componente M1C3 quella dedicata al Turismo e Cultura 4.0 ha attivato le risorse per:

  1. Fondo Ripresa e Resilienza Italia (M1C3-22): finanziamento di progetti di turismo sostenibile
    Il fondo è necessario per consentire il finanziamento di progetti di turismo sostenibile: l’ammodernamento delle strutture ricettive, interventi per la montagna, sviluppo di nuovi itinerari turistici.
  2. Garanzie per il finanziamento nel settore turistico (M1C3-24): sezione speciale turismo nel fondo di garanzia per le PMI
    La disposizione prevede la creazione di una “sezione speciale turismo” nell’ambito del fondo di garanzia per le PMI per sostenere il tessuto imprenditoriale e sviluppare nuove professionalità.
  3. Crediti di imposta per le imprese turistiche e la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e i tour operator (M1C3-26)
    La norma prevede un credito di imposta nella misura dell’80% per l’incremento dell’efficienza energetica e la riqualificazione antisismica, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione delle piscine termali e la digitalizzazione delle strutture turistiche, delle agenzie di viaggio e dei tour operator. Sono previsti anche contributi a fondo perduto fino a 40mila euro.
  4. Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese (M1C3-25)
    Con questo fondo si consente la concessione di contributi diretti per interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale.

Ma in pratica di cosa si tratta? Quali agevolazioni sono state attivate?

Si potrà contare su 2,4 miliardi di euro (spalmati in 5 anni), che con un effetto-leva finanziario potranno generare risorse per 6,9 miliardi.

Credito d’Imposta 80% per Alberghi e Strutture Ricettive

La parte più consistente delle risorse è riservata al credito d’imposta nella misura dell’80%.

Si potrà utilizzare in compensazione o cedibile per le spese sostenute per migliorare le strutture ricettive, con interventi che vanno dall’efficientamento energetico all’eliminazione delle barriere architettoniche, dall’illuminazione agli arredi.

Contributi a Fondo Perduto (in aggiunta al credito di imposta)

È previsto un contributo a fondo perduto massimo di 40mila euro.

  1. È cumulabile al Credito di Imposta Alberghi.
  2. Si sommano ulteriori 30mila euro se almeno il 15% dell’intervento prevede innovazione e digitalizzazione in chiave tecnologica delle strutture.
  3. Ulteriori 20mila euro per le imprese femminili o gestite da giovani tra i 18 anni e 35 anni.
  4. Ulteriori 10mila euro se le imprese sono dislocate nel Mezzogiorno.

In conclusione il limite massimo del fondo perduto, erogato a lavori conclusi o con un anticipo del 30% in caso di fideiussione bancaria è pari a 100mila euro (40.000+30+20+10 a seconda delle variabili sopra trascritte) e comunque non oltre il 50% dei costi sostenuti per l’intervento.

Credito d’imposta e Contributo a fondo perduto per quali strutture?

I due strumenti uniti, rappresentano le fondamenta più importanti su cui verte il rilancio del sistema turismo. Saranno interessati gli alberghi, gli agriturismi, le strutture ricettive all’aria aperta e per le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e i parchi tematici.

Per il superbonus e i contributi a fondo perduto il decreto PNRR mette a disposizione 500 milioni di euro – di cui 100 milioni per il 2022, 180 per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 milioni per il 2025 – a valere sulla misura 4.2 della terza componente nella Missione 1 del Recovery Plan.

Ma quali spese potranno accedere alle agevolazioni?

Per entrambi gli strumenti, le spese ammissibili saranno:  

  1. Incremento dell’efficienza energetica e riqualificazione antisismica
  2. Eliminazione delle barriere architettoniche
  3. Manutenzione straordinaria
  4. Restauro e risanamento conservativo
  5. Ristrutturazione edilizia
  6. Realizzazione di piscine termali e relative attrezzature e apparecchiature
  7. Digitalizzazione
  8. Progettazione

A condizione che almeno il 50% dei costi sia dedicato alla riqualificazione energetica.

I destinatari potrebbero anche beneficiare del finanziamento a tasso agevolato a valere sul Fondo nazionale per l’efficienza energetica, previsto dal decreto legislativo n. 102 del 4 luglio 2014 ed inserito nella Legge di Bilancio 2018, per sostenere le spese sopra citate.

C’è altro per il comparto del Turismo? Sì

Viene istituita una “sezione speciale” nel Fondo di garanzia per le PMI.

Andrà a sostenere la competitività del tessuto imprenditoriale già esistente e la nascita di una nuova imprenditorialità, in favore di giovani e donne che intendano realizzare progetti sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità ambientale.

Verrà attivato un Fondo con la partecipazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e della Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Le azioni del Fondo saranno volte all’ammodernamento delle strutture ricettive, a interventi per la montagna, al sostegno delle imprese della mobilità sostenibile e allo sviluppo di nuovi itinerari turistici.

L’ultimo tassello nel testo del decreto vale 98 milioni di euro e consiste nell’assegnazione di contributi per sostenere la digitalizzazione del servizio e dell’offerta turistica.

Per questo si prevede un credito d’imposta pari al 50% dei costi sostenuti da tour operator e agenzie di viaggi per la transizione digitale dei servizi, nel limite di 25mila euro di spesa, dai portali web all’automazione per prenotazioni e vendita di alloggi e pernottamenti.

Alle misure approvate con il decreto per accelerare il PNRR, si aggiunge un’azione che verrà approvata con un futuro atto amministrativo. Si tratta dello stanziamento di 150 milioni per l’istituzione del Fondo nazionale per il Turismo, gestito con CDP, per rafforzare strutture ricettive e valorizzare asset immobiliari.

Come accedere alle agevolazioni con CeR

Consulenza e Risorse ha costituito il Gruppo di lavoro “Turn Key”  (chiavi in mano) per espletare tutte le attività.

Dalla progettazione al reperimento della finanza, dai dossieraggi fiscali alla individuazione degli Enti preposti alla cessione del credito, tutto è gestito da Consulenza e Risorse e dal suo Gruppo di Lavoro dedicato al Turismo.

Per noi l’imprenditore deve potersi concentrare sul fare il suo mestiere e affidarsi a chi ha le giuste skills per poterlo affiancare in un momento di rilancio come quello che stiamo vivendo.

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